La Libera Associazione Italiana Ginecologi per Applicazione della legge 194 (Laiga) lancia un allarme urgente e si mobilita in segno di protesta in merito alla prolungata interruzione del servizio di Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) presso l’ospedale pubblico Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, una situazione che si protrae da oltre sette mesi e che configura una grave e inaccettabile compromissione del diritto alla salute sancito dalla legge. Laig adesca l’assemblea pubblica prevista per il 21 giugno a Caserta, a Villa Giaquinto, come atto di denuncia e richiamo alla responsabilità istituzionale.L’interruzione del servizio non è un mero inconveniente amministrativo, ma una violazione multidimensionale della legge 194/78, con ripercussioni dirette e pesanti per la cittadinanza. L’azienda sanitaria locale, inadempiente, non ha attivato meccanismi di continuità assistenziale, mancando di ricorrere a personale medico esterno o di promuovere bandi per l’assunzione di figure non obiettrici, come previsto dalla normativa. Questa omissione, aggravata dalla carenza di supervisione da parte della Regione Campania, che trascura il suo ruolo di garante della qualità e dell’erogazione continuativa dei servizi sanitari, espone una popolazione di oltre 70.000 residenti alla privazione di un servizio essenziale.La situazione preesistente alla sospensione era già precaria, con un unico ginecologo non obiettore gravato di un carico assistenziale insostenibile. L’emergenza attuale evidenzia come l’esercizio del diritto all’obiezione di coscienza, se non gestito con rigore e lungimiranza da parte delle strutture sanitarie, possa trasformarsi in un ostacolo concreto all’accesso ai servizi di salute riproduttiva, penalizzando in modo sproporzionato le donne e le coppie che si trovano in una condizione di vulnerabilità.La crisi di Caserta non è un caso isolato, ma un sintomo di un problema più ampio che affligge il sistema sanitario nazionale, caratterizzato da una crescente difficoltà nel garantire l’accesso a servizi essenziali, soprattutto in aree marginali o con una forte prevalenza di posizioni obiettive.In questo contesto, il ruolo delle associazioni di mutuo aiuto assume un’importanza cruciale. Esse rappresentano un baluardo di solidarietà e informazione, colmando le lacune lasciate dai servizi pubblici e offrendo un supporto concreto a chi si trova ad affrontare una decisione complessa e delicata come l’interruzione volontaria di gravidanza. La loro azione testimonia la vitalità della società civile e la sua capacità di rispondere alle esigenze di chi si trova ai margini del sistema. È imperativo che le istituzioni riconoscano e supportino attivamente queste realtà, valorizzando il loro contributo e rafforzandone le capacità operative. La tutela del diritto alla salute riproduttiva è un imperativo etico e un dovere costituzionale che non può essere compromesso da scelte ideologiche o da carenze organizzative.
Caserta: Interruzione Volontaria di Gravidanza, Laiga lancia l’allarme.
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