La fuga, durata poche settimane, si è conclusa con la ricattura di un uomo gravato da un ingente passato criminale e da accuse di estrema gravità.
L’individuo, un quarantatreenne la cui identità è stata mantenuta riservata per tutelare l’indagine, era sfuggito agli arresti domiciliari a Baronissi, in provincia di Salerno, dopo aver ricevuto un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Roma.
La sua evasione, avvenuta dopo aver preso parte a un’udienza a Roma il 25 maggio, ha innescato una caccia all’uomo che ha coinvolto diverse forze di polizia.
Le accuse che pendono sul suo capo sono di eccezionale portata, configurando un quadro di attività illecite strutturate e reiterate.
Oltre all’associazione a delinquere finalizzata al traffico e alla produzione illecita di stupefacenti, l’uomo è accusato di aver partecipato attivamente a una rete di distribuzione di sostanze psicotrope, alimentando un mercato sommerso che affligge il territorio.
L’episodio più drammatico e che ha scosso l’opinione pubblica è il tentato omicidio aggravato commesso il 5 agosto 2020 a Roma, nel quartiere di San Basilio.
La vittima, un cittadino macedone di quarantacinque anni, riportò ferite gravissime, miracolosamente sopravvissute all’agguato compiuto con una pistola calibro 7.65, presumibilmente in relazione a una disputa finanziaria e al mancato pagamento di crediti.
L’evento generò un forte allarme sociale, evidenziando la pericolosità dell’individuo e le possibili ramificazioni della sua attività criminale.
Le indagini, condotte con metodo e precisione dalla Sezione catturandi della Squadra Mobile di Napoli, hanno permesso di ricostruire i movimenti del latitante, individuandolo a Roma, da dove intendeva raggiungere Napoli.
L’attività di appostamento e pedinamento, meticolosamente pianificata e coordinata, ha portato al suo arresto inequivocabile alla stazione ferroviaria di Afragola, ponendo fine alla sua fuga e restituendolo alla giustizia.
L’operazione testimonia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata e nella tutela della sicurezza dei cittadini, sottolineando l’importanza della collaborazione interregionale per la rapida cattura di individui pericolosi come questo, il cui passato denota una spiccata propensione alla violenza e alla commissione di reati di notevole gravità.
L’arresto rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il traffico di droga e la criminalità in generale, segnando la fine di una pericolosa latitanza e aprendo la strada a un processo giudiziario che dovrà fare luce sulle dinamiche e sulle responsabilità di tutti gli individui coinvolti.