giovedì 7 Agosto 2025
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Napoli

Emergenza incendi in Campania: Prefetto coordina sforzi tra Pompei, Terzigno e Secondigliano

La Prefettura di Napoli, guidata dal prefetto Michele di Bari, ha presieduto questa mattina una sessione di coordinamento urgente del Centro di Coordinamento Soccorsi, in risposta alla persistenza di focolai d’incendio che affliggono il territorio campano, con particolare riferimento alle aree di Pompei, Terzigno e Secondigliano.

La gravità della situazione ha richiesto la partecipazione di figure istituzionali e operative provenienti da diverse province, testimoniando l’estensione e la complessità degli eventi.
Oltre al prefetto, la riunione ha visto la presenza del viceprefetto vicario della Prefettura di Salerno, sottolineando la trasversalità degli impatti che l’incendio di Pompei ha avuto anche sul comune di Scafati, in provincia di Salerno.

A dialogare con il prefetto, i sindaci dei comuni coinvolti, rappresentanti della Polizia Locale di Napoli, la Protezione Civile regionale (con la direzione di Soru), l’ASL Napoli 3 Sud per monitorare la salute pubblica, l’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) per la valutazione della qualità dell’aria, i Vigili del Fuoco, e le Forze dell’Ordine.
L’incendio che ha distrutto un vasto capannone di oltre 20.000 metri cubi a Pompei rappresenta la sfida più impegnativa.
I Vigili del Fuoco, operando con due squadre di soccorso e due autobotti, stanno proseguendo senza sosta le operazioni di spegnimento, affrontando difficoltà legate alla complessità strutturale dell’area e alla presenza di materiali potenzialmente infiammabili.
Nonostante i rilievi preliminari dell’ARPAC, che indicano valori di qualità dell’aria al di sotto dei limiti stabiliti dalle normative vigenti, i sindaci hanno deciso, con lungimiranza, di mantenere le raccomandazioni alla cittadinanza, incoraggiando comportamenti cautelativi per prevenire disagi respiratori o intossicazioni, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.
Questa decisione evidenzia la priorità data alla tutela della salute pubblica, anche in assenza di superamento dei parametri di legge.
A Secondigliano, l’incendio che ha coinvolto un capannone contenente materiale elettrico è in fase di risoluzione, con una squadra di soccorso e un’autobotte impegnate nell’ultima fase delle operazioni.
La situazione a Terzigno, invece, richiede un intervento su larga scala, con un’imponente mobilitazione di risorse aeree, che include un Canadair e due elicotteri regionali, supportati da squadre di terra.
L’utilizzo di mezzi aerei sottolinea l’estensione e la pericolosità dell’incendio, richiedendo un approccio coordinato e mirato.
L’emergenza in corso non solo mette a dura prova le risorse operative, ma solleva interrogativi importanti sulla prevenzione degli incendi, sulla gestione del territorio e sulla necessità di rafforzare i sistemi di monitoraggio ambientale.
La riunione del Centro di Coordinamento Soccorsi, pertanto, rappresenta un momento cruciale non solo per affrontare l’immediata emergenza, ma anche per avviare un processo di riflessione e miglioramento delle strategie di protezione civile.

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