sabato 2 Agosto 2025
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Estorsioni a Napoli: arrestati e indagati per depauperamento psicologico

Un’operazione mirata condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Poggioreale, Napoli, ha portato a un arresto in flagranza di due individui, un uomo di 46 anni e una donna di 42, entrambi con precedenti penali, e alla segnalazione di una terza persona, una giovane donna di 28 anni anch’essa con una storia a suo carico.
L’azione, frutto di un’attenta indagine scaturita da una chiamata di soccorso al 112, ha svelato una rete di estorsioni e intimidazioni che si protraeva da anni, configurando un vero e proprio depauperamento patrimoniale e psicologico per la vittima.
La telefonata, giunta in piena notte, era carica di angoscia.

L’uomo, con la voce rotta dalla disperazione, descriveva un calvario quinquennale, un assedio costante di minacce e richieste pretese che lo avevano condotto sull’orlo del collasso.
La gravità della denuncia ha immediatamente mobilitato i Carabinieri, dando il via a un’indagine complessa e articolata.

L’attività investigativa ha permesso di ricostruire un quadro allarmante.

Durante i primi rilievi sul luogo di lavoro della vittima, i militari hanno recuperato una somma di denaro presumibilmente proveniente dalle estorsioni, rinvenuta in possesso della giovane donna segnalata.

Successivamente, l’indagine ha portato alla sorpreso dei due principali indagati a bordo di un veicolo sottratto alla vittima, elemento che rafforza l’ipotesi di una sistematica compensazione delle estorsioni con beni di proprietà della stessa.

Le perquisizioni domiciliari, eseguite con scrupolosa accuratezza, hanno rivelato la portata del disegno criminoso.

Oltre a carte di credito, documenti personali e altri effetti di proprietà della vittima, i militari hanno scoperto un immobile formalmente intestato alla stessa persona offesa, ma di fatto gestito e controllato dagli indagati.

Questo dettaglio suggerisce un livello di controllo e dominio che va ben oltre la semplice estorsione, configurando un vero e proprio depauperamento del patrimonio personale e, potenzialmente, anche della libertà e dell’autodeterminazione della vittima.
La dinamica ricostruita testimonia una pianificazione accurata e una persistenza intimidatoria che, nel tempo, ha creato una situazione di quasi totale sottomissione per la vittima, la quale sembrava essersi rassegnata a subire i soprusi.
L’azione dei Carabinieri, in questo contesto, rappresenta un punto di svolta, un tentativo di restituire dignità e speranza a una persona che aveva perso ogni fiducia.

Gli arrestati sono stati trasferiti presso il carcere, in attesa di ulteriori accertamenti.

L’inchiesta prosegue con l’obiettivo di accertare la piena estensione della rete criminale, identificando eventuali complici e ricostruendo tutte le ramificazioni della vicenda, con particolare attenzione a possibili collegamenti con altre attività illecite.
Si tratta di un caso che solleva interrogativi profondi sulla vulnerabilità delle persone e sulla necessità di rafforzare i sistemi di protezione e di supporto per le vittime di estorsioni e intimidazioni.

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