Ieri, nel cuore di Scampia, si è tenuto un significativo incontro pubblico che ha visto la convergenza tra Roberto Fico, candidato alla presidenza della Regione Campania nel cartello di alleanze noto come “campo largo”, e le principali associazioni LGBTQAI+ partenopee.
Presenti rappresentanti di ATN, ALFI e Arcigay, l’evento ha rappresentato un’occasione per Fico di ribadire il suo fermo impegno nella tutela dei diritti e nella valorizzazione della dignità di ogni individuo, indipendentemente dal suo orientamento sessuale o identità di genere.
Accompagnato dal candidato consigliere Salvatore Simioli, esponente della lista “Fico Presidente”, l’incontro ha assunto un significato politico e sociale di particolare rilevanza nel contesto attuale.
Fico ha voluto rilanciare la campagna “Make Equality Great Again”, un’audace inversione di rotta rispetto allo slogan utilizzato da Donald Trump.
L’iniziativa mira a riportare al centro del dibattito pubblico i principi fondamentali di uguaglianza, rispetto e libertà, valori che rappresentano pilastri imprescindibili di una società inclusiva e progressista.
L’atto simbolico, intriso di una forte carica retorica, si pone in netta contrapposizione alla posizione espressa da Matteo Salvini a Napoli, il quale ha apertamente manifestato la sua avversione verso le adozioni gay.
L’incontro a Scampia non è solo un gesto politico, ma anche un segnale forte nei confronti di una parte della popolazione che si sente spesso marginalizzata e discriminata.
La scelta di un quartiere come Scampia, spesso associato a dinamiche di marginalità e difficoltà sociali, sottolinea l’intenzione di raggiungere le fasce più vulnerabili della popolazione e di garantire loro pari opportunità e diritti.
Il messaggio che emerge è quello di una politica attenta alle istanze delle minoranze, consapevole dell’importanza di costruire una regione più equa e accogliente per tutti.
La campagna “Make Equality Great Again” si configura come una risposta concreta alle crescenti tensioni sociali e alle derive populiste che spesso alimentano pregiudizi e intolleranza.
Si tratta di un appello esplicito alla responsabilità collettiva, un invito a superare le barriere ideologiche e a costruire ponti tra culture e identità diverse.
L’auspicio è che questo gesto simbolico possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere un cambiamento culturale profondo, volto a garantire a tutti i cittadini la possibilità di vivere una vita libera e dignitosa.
Il supporto delle associazioni LGBTQAI+ è un elemento chiave per rafforzare questo messaggio e per raggiungere un pubblico sempre più ampio.
