Il significativo incremento di voti ottenuti rispetto al 2020, come evidenziato dall’analisi post-elettorale, non può essere ridotto a una semplice congiuntura favorevole.
Rappresenta, al contrario, una profonda mutazione nella percezione pubblica di Forza Italia, un’evoluzione che testimonia il desiderio di stabilità e concretezza espresso dagli elettori.
La performance elettorale di Livio Petitto, e il conseguente successo del centrodestra in Campania, segnano un punto di svolta strategico, un’occasione per rifondare le basi programmatiche e operative della coalizione.
L’affermazione del successo elettorale, tuttavia, non deve innescare un’auto-compiacimento superficiale.
Anzi, impone una riflessione critica e spregiudicata sulle dinamiche interne al centrodestra.
È imperativo un processo di radicale rinnovamento, un’opera di “pulizia” dal peso di figure marginali e demagogiche, di “personaggi da operetta” privi di reale radicamento territoriale e capaci solo di generare confusione e disillusione.
L’esperienza elettorale dimostra, inequivocabilmente, come le liste apparentate, spesso animate da ambizioni personali e da un’agenda confusa, abbiano contribuito a disorientare l’elettorato, erodendo il consenso complessivo del centrodestra.
La pretesa, da parte di alcuni leader di queste liste, di dettare legge e influenzare l’indirizzo politico della coalizione, si è rivelata un fattore di forte destabilizzazione, minando la credibilità e l’efficacia dell’azione politica.
La premiazione di Forza Italia, in questo contesto, non è un mero atto di fiducia, ma un segnale di speranza.
Gli elettori hanno riconosciuto nel partito un baluardo di serietà e competenza, un interlocutore affidabile capace di proporre soluzioni concrete ai problemi del territorio.
Questa leadership deve essere onorata con un impegno costante a difendere i valori della moderazione, della responsabilità e dell’efficienza amministrativa.
Il futuro del centrodestra dipende dalla capacità di Forza Italia di guidare un percorso di rinnovamento profondo, di aggregare attorno a sé forze politiche e sociali che condividono la visione di un’Italia prospera e coesa.
Questo significa liberarsi da schemi ideologici obsoleti, promuovere un dialogo costruttivo con le altre forze politiche e, soprattutto, ascoltare attentamente le esigenze dei cittadini.
La vittoria elettorale è solo l’inizio di un percorso complesso e impegnativo, un percorso che richiede coraggio, determinazione e una profonda consapevolezza della propria responsabilità.
Non si tratta di consolidare un consenso momentaneo, ma di costruire un futuro solido e duraturo per l’Italia e per le generazioni a venire.
