sabato 6 Settembre 2025
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Genny Cesarano: Sport e Comunità, un’Eredità di Speranza

Un’eredità di speranza: Genny Cesarano, un riscatto dalla camorra attraverso lo sport e la comunitàA dieci anni dalla tragica scomparsa di Genny Cesarano, innocente vittima di un errore mafioso nella Sanità, Napoli si è raccolta in un evento commovente e ricco di significato.
La memoria del giovane, strappato alla vita a soli 17 anni, continua a illuminare il cammino di chi lotta per un futuro più giusto e sicuro, un futuro lontano dalle spire della criminalità organizzata.

L’iniziativa, promossa congiuntamente dalla Fondazione Pol.

i.
s.
, Libera, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, l’associazione “Un popolo in cammino per Genny”, il Centro Sportivo Italiano, il Comune di Napoli e con il sostegno del padre Antonio, ha visto il cuore pulsante dell’evento essere il Campo “San Gennaro dei Poveri”.
Qui, un torneo di calcio ha riunito giovani atleti provenienti da diverse realtà sportive, simbolo di unione e speranza nel quartiere.
Il padre di Genny, Antonio Cesarano, ha espresso con forza l’importanza di questo spazio, auspicandone la trasformazione in un polo sportivo capace di sottrarre i giovani alla strada, offrendo loro opportunità di crescita e riscatto.
L’evento si inserisce in un progetto più ampio di riqualificazione urbana e sociale, volto a contrastare la violenza e l’emarginazione che affliggono la Sanità.
Un impegno che coinvolge privati, associazioni e istituzioni, per offrire ai giovani modelli positivi e percorsi alternativi alla criminalità.

L’assessore regionale alla Legalità, Mario Morcone, ha sottolineato come la vicenda di Genny rappresenti una ferita aperta nella vita civile della città, evidenziando la necessità di un forte rilancio comunitario, veicolato dallo sport.

La Regione Campania si è dimostrata sensibile a questa iniziativa, supportando ogni progetto volto a coinvolgere i giovani in attività sportive.

La presenza del presidente vicario della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Di Marco, ha dato risalto all’importanza di un approccio che vada oltre la sola giustizia penale.
È fondamentale, ha affermato, sostenere e accompagnare le famiglie delle vittime, troppo spesso dimenticate.
Il suo elogio al padre di Genny e alle altre famiglie che hanno trasformato il dolore in azione, ha risuonato come un invito a non arrendersi.

Il ricordo di Genny è stato condiviso anche da Giuseppe Fusaro, il suo allenatore, e Giovanni Mauriello, presidente provinciale del Csi.
L’assessore comunale alla Legalità, Antonio De Iesu, ha sottolineato come la memoria di Genny sia viva nella misura in cui si traducono in iniziative concrete, in grado di trasmettere ai giovani i valori della legalità e di contrastare l’influenza di modelli negativi.
Ha inoltre evidenziato come lo sport, insieme alla scuola e alla famiglia, rappresenti un potente strumento per orientare i giovani verso comportamenti responsabili e rispettosi delle regole.
La sfida, complessa, si gioca nel contrasto alla crescente esposizione dei minori a influenze digitali e modelli devianti.
La giornata dedicata a Genny non si è limitata al torneo di calcio.

Un’esposizione artistica presso il Complesso dei Vincenziani ha offerto una testimonianza visiva della sua storia, mentre una celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa Maria della Sanità ha offerto un momento di raccoglimento e preghiera.
Il ricordo di Genny Cesarano è un monito costante e un invito all’azione.

La sua storia, trasformata in un progetto di riscatto sociale attraverso lo sport e la comunità, rappresenta una speranza concreta per un futuro migliore per Napoli e per tutti i giovani che aspirano a una vita libera dalla morsa della criminalità.

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