sabato 2 Agosto 2025
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Incendio a Ischia: fiamme tra Panza e Serrara Fontana, indagini su atto doloso

La notte scorsa, l’isola di Ischia è stata teatro di un drammatico evento: un vasto incendio, di proporzioni significative, ha scosso il versante sud-occidentale, tra Panza e Serrara Fontana.
L’incendio, innescatosi in un’area ricca di macchia mediterranea, ha rapidamente esteso la sua presa, alimentato da una ventilazione anomala e sostenuta, che aveva già creato condizioni di allerta durante la giornata.

Le fiamme, con una voracità inusuale, hanno minacciato direttamente abitazioni e strutture ricettive, costringendo alle autorità a disporre l’evacuazione precauzionale di un numero considerevole di residenti, più di una decina, le cui abitazioni si trovavano nelle immediate vicinanze del fronte di avanzata.

L’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento locale è stato immediato e massiccio, ma l’estensione del rogo, la sua rapidità e l’impervia orografia del territorio hanno reso evidente la necessità di rinforzi.

Una motovedetta è stata prontamente inviata a trasportare squadre aggiuntive provenienti dalla terraferma, un intervento cruciale per arginare la progressione dell’incendio in condizioni di scarsa visibilità.

Un esercito di uomini, tra vigili del fuoco professionisti e volontari della protezione civile, ha operato instancabilmente per ore, in una lotta contro un elemento inarrestabile.
Il lavoro di spegnimento, proseguito durante le prime ore del mattino, ha visto il raggiungimento di una fase di controllo intorno alle 6:30, consentendo il ritorno nelle proprie abitazioni delle persone precedentemente evacuate.

La situazione, pur stabilizzata, richiede un’attenzione costante.

Attualmente, l’area devastata è oggetto di un meticoloso monitoraggio aereo, condotto tramite droni, al fine di individuare eventuali focolai residui che potrebbero riaccendere le fiamme.
Tuttavia, l’indagine sulle cause dell’incendio è di primaria importanza.
Le prime analisi suggeriscono un quadro preoccupante: l’ipotesi di un’origine dolosa appare sempre più probabile, integrandosi in un quadro di eventi simili che si ripetono con cadenza preoccupante nello stesso versante dell’isola, soprattutto durante il periodo estivo.

Questo scenario solleva interrogativi profondi sulla sicurezza del territorio e sulla necessità di misure di prevenzione e di contrasto al fenomeno dei roghi appiccati, un crimine che danneggia il patrimonio naturale e mette a rischio la vita delle persone.

L’accertamento delle responsabilità e l’implementazione di strategie di prevenzione più efficaci si rendono imperativi per evitare che simili drammi si ripetano.

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