Un Viaggio Sonoro nel Mistero: Rievocare l’Anima del Tempio di Iside a PompeiDomenica 21 settembre, il Tempio di Iside a Pompei si aprirà a un’esperienza unica, un’immersione sensoriale volta a risvegliare l’eco di un culto antico e misterioso.
Un percorso sonoro, orchestrato con strumenti musicali ricostruiti fedelmente alle fonti storiche, accompagnerà il pubblico in un viaggio introspettivo alla scoperta dell’anima del tempio.
Tre turni giornalieri, alle ore 20:00, 20:30 e 21:00, accoglieranno gruppi di trenta persone per turno, creando un’atmosfera intima e suggestiva.
Gli esperti musicisti del gruppo Synaulia, dedicati da anni allo studio e alla rivisitazione della musica e delle danze dell’antica Roma Imperiale, guideranno i visitatori attraverso un rituale evocativo.
Il suono vibrante dei sistri, il suono etereo dei flauti, la risonanza delle ance e il ritmo ipnotico dei tamburi si fonderanno in un’armonia antica, arricchita dai profumi avvolgenti degli incensi, elementi imprescindibili dei rituali dedicati alla dea.
Il culto di Iside, diffusosi dal III secolo a.
C.
e giunto a Pompei, rappresentava un rifugio spirituale per molte persone, unisce il messaggio di speranza nella vita ultraterrena con un rituale di iniziazione riservato.
Il mito centrale, che narra le gesta di Iside nel recuperare e ricomporre il corpo smembrato del marito-fratello Osiride, donandogli nuova vita, incarnava un potente simbolo di rinascita e rigenerazione.
La sua diffusione capillare in tutte le classi sociali pompeiane testimonia la forza consolante e la promessa di redenzione che il culto offriva.
La riscoperta del Tempio di Iside, scavato nel 1764, ha restituito alla luce un monumento straordinariamente conservato, con decorazioni e arredi che offrono un affascinante spaccato del mondo antico.
La visita di Wolfgang Amadeus Mozart, accompagnato dal padre Leopold, nel 1770, ha lasciato un’impronta indelebile, influenzando profondamente le scenografie innovative della prima rappresentazione de “Il Flauto Magico” a Vienna, nel 1791.
Come sottolinea il direttore di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, la nostra società contemporanea tende a privilegiare la razionalità e la scienza come unici strumenti per accedere alla verità, relegando l’esperienza emotiva a un ruolo marginale.
Tuttavia, attraverso l’immersione nel mondo antico, possiamo recuperare una diversa comprensione del ruolo delle emozioni.
La fruizione “meditativa” del tempio di Iside rappresenta un tentativo di trasmettere la sacralità e il significato profondo dei rituali antichi, che andavano ben oltre la semplice esibizione.
Si trattava di percorsi di conoscenza strutturati, volti a svelare verità nascoste nell’inconscio collettivo.
Questo progetto di fruizione esperienziale si configura, quindi, come un’operazione di conoscenza storica a pieno titolo, accessibile a persone di tutte le età, culture ed estrazioni linguistiche, promuovendo un dialogo tra passato e presente, tra ragione e sentimento.