A poco più di un anno dalla scadenza formale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fissata al 2026, e con una componente del Fondo Complementare che protrarrà la sua azione nel tempo, emerge con forza la necessità di delineare un nuovo orizzonte di investimenti. Le risorse europee ancora non allocate a livello regionale rappresentano una leva strategica per assicurare la continuità di un processo di sviluppo che non può arrestarsi. Queste riflessioni sono state esposte dal sindaco di Napoli e presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, durante un focus dedicato all’impatto del PNRR sull’economia e la società napoletana.Il PNRR, originariamente concepito come uno strumento di convergenza territoriale, mirava a colmare le disparità croniche che affliggono il Mezzogiorno, ma anche a mitigare le disuguaglianze interne alle città e tra il centro urbano e l’area metropolitana. L’amministrazione comunale di Napoli ha incarnato questo principio fondamentale, orientando i propri interventi verso la rigenerazione urbana e sociale delle periferie, con un’attenzione particolare a quartieri come Scampia e San Giovanni a Teduccio. Secondo Manfredi, la vera sfida per Napoli risiede proprio in questa capacità di equilibrio: preservare e valorizzare il patrimonio del centro storico, senza trascurare l’urgente necessità di investire nelle aree periferiche e nell’area metropolitana. Questo investimento non è solo una questione di equità sociale, ma anche un imperativo economico, poiché la riduzione delle disparità territoriali è un prerequisito essenziale per incrementare la competitività complessiva della città.Il sindaco ha inoltre sottolineato alcuni aspetti positivi del PNRR che hanno contribuito a migliorare l’efficacia dell’azione amministrativa. In particolare, l’assegnazione diretta delle risorse ai Comuni ha permesso di accelerare significativamente i tempi di realizzazione dei progetti, riducendo i tempi medi necessari per l’attivazione dei cantieri di circa quattro anni. La semplificazione delle procedure amministrative e la centralizzazione delle Stazioni Appaltanti hanno inoltre favorito la trasparenza e ridotto il contenzioso, mentre la diminuzione dei tempi delle gare d’appalto ha permesso di velocizzare l’implementazione delle opere. Infine, l’avvio di un processo di rafforzamento delle competenze interne alle pubbliche amministrazioni ha contribuito a innalzare la professionalità e l’efficienza nell’erogazione dei servizi. L’esperienza maturata durante l’attuazione del PNRR offre ora preziose indicazioni per la progettazione di futuri piani di investimento, in grado di consolidare i progressi compiuti e di affrontare le nuove sfide che attendono il territorio.
PNRR: Manfredi lancia l’appello per un nuovo orizzonte di investimenti
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