Raid Festival: Un Trittico Coreografico tra Intimità, Comunità e Visione PoeticaIl Teatro 99 Posti di Mercogliano si configura, dal 17 al 19 ottobre, come un crocevia pulsante di energie coreografiche, un laboratorio di emozioni e un palcoscenico per voci danzate che spaziano dall’introspezione più profonda all’esuberanza collettiva.
Raid Festival, rinnovando il suo impegno, si presenta come un’occasione privilegiata per esplorare il linguaggio del corpo in tutte le sue sfaccettature, un percorso attraverso la fragilità e la resilienza, la memoria e l’innovazione.
La narrazione si apre con Simone Zambelli e *Lacrimosa*, un’immersione viscerale nel labirinto dell’amore perduto.
Ispirato all’iconica *Morte del Cigno* di Fokine, lo spettacolo si trasforma in un rituale di lutto, un viaggio attraverso l’annullamento e la ricerca di una nuova forma.
Zambelli, con un linguaggio crudo ed essenziale, utilizza il corpo come strumento di verità, interrogando la capacità di resilienza umana di fronte alla perdita.
La performance, prodotta dalla Compagnia Sanpapié, de-costruisce la figura del danzatore, svelando la sua vulnerabilità più intima, restituendo al gesto coreografico una potenza evocativa che trascende la mera tecnica.
Il cuore del festival batte il 18 ottobre, con una serata a tutto campo che celebra la diversità dei linguaggi coreografici.
La Compagnia Bellanda, pioniera italiana nell’ambito dell’hip hop, con *Never Failed Me*, narra il complesso legame fraterno attraverso il prisma delle culture urbane e del partnering, fondendo forza espressiva e virtuosismo tecnico.
A seguire, Susan Kempster, con *I’m not crying (I just got something in my eye)*, trasforma la sofferenza in materia prima, invitando il pubblico a condividere un momento privato e universale, a riconoscere la comune umanità che si cela dietro la fragilità.
La serata si conclude con *La Passeggiata* di Ersiliadanza, un omaggio all’opera di Chagall che celebra la leggerezza come atto di resistenza, la condivisione come elevazione spirituale.
Un viaggio onirico tra tempo e spazio, sospeso tra realtà e immaginazione.
La conclusione del trittico è affidata a Enzo Cosimi, uno dei maestri indiscussi della coreografia contemporanea.
*Bastard Sunday*, un’opera già consacrata, torna a illuminare il palcoscenico del 99 Posti con una nuova urgenza interpretativa.
Ispirato alla figura e all’opera di Pier Paolo Pasolini, lo spettacolo, arricchito dalla collaborazione con Robert Lippok, figura di spicco della scena elettronica europea, amplifica la visione poetica pasoliniana, proiettandola in un futuro incerto.
Attraverso un linguaggio visivo e sonoro complesso, due interpreti incarnano le polarità maschili e femminili del poeta, creando un paesaggio astratto permeato di presagi e speranze.
*Bastard Sunday* si configura come una riflessione sulla marginalità, la sessualità e la perdita dell’innocenza, un invito a interrogarci sul nostro rapporto con il passato e con il futuro.
Raid Festival, quindi, non è solo un ciclo di spettacoli, ma un’esperienza immersiva, un dialogo tra artisti e pubblico, un invito a esplorare le profondità dell’animo umano attraverso il linguaggio universale del corpo.
Un’occasione per celebrare la bellezza, la fragilità e la forza della danza.