A Napoli, nel cuore di una città ricca di storia e di fede, si è compiuta una significativa riconciliazione pubblica, segnando il settantesimo anniversario dell’abrogazione della controversa circolare Buffarini-Guidi.
La cerimonia, tenutasi nella chiesa cristiana evangelica Assemblee di Dio in Italia sotto la guida del pastore Davide Di Iorio, ha rappresentato un momento di riflessione profonda sulla libertà religiosa e sul superamento di un capitolo doloroso per la comunità pentecostale locale, in particolare per la memoria di Salvatore Anatasio, figura fondante della chiesa napoletana perseguitata da tale provvedimento.
La presenza di personalità istituzionali di rilievo – il sindaco Gaetano Manfredi e il prefetto Michele di Bari – ha conferito all’evento una risonanza inedita e simbolica.
L’intervento del prefetto, in particolare, assume un significato storico: è la prima volta, a distanza di decenni, che un prefetto partecipa a una celebrazione all’interno di una chiesa pentecostale, gesto che testimonia un cambiamento di approccio e una maggiore comprensione del ruolo delle diverse confessioni religiose all’interno della società.
A onorare l’occasione, era presente John David Ashcroft, l’ex procuratore generale degli Stati Uniti, il cui sermone ha incarnato un messaggio di perdono, grazia e rinnovamento, pilastri fondamentali dell’etica cristiana.
Ashcroft ha esortato i presenti a vivere in armonia con il prossimo, a onorare le autorità costituite, offrendo loro la preghiera e il sostegno necessari per il benessere della nazione.
Un richiamo a un impegno civico che trascende le appartenenze religiose, sottolineando l’importanza del dialogo e della cooperazione per il bene comune.
Lo storico e scrittore Alessandro Iovino ha introdotto gli interventi istituzionali, fornendo un contesto storico e culturale che ha permesso di comprendere appieno il significato di questa commemorazione.
Il sindaco Manfredi ha voluto riaffermare l’impegno dell’amministrazione comunale a sostegno della comunità evangelica, riconoscendone il contributo sociale e spirituale.
Il prefetto di Bari, con sguardo acuto, ha descritto la chiesa pentecostale come un’entità vibrante, animata dalla forza dello Spirito Santo, capace di ispirare fede, speranza e azione nella comunità.
L’anniversario non è solo una commemorazione del passato, ma un’occasione per riflettere sull’importanza di garantire la libertà religiosa come diritto fondamentale e per costruire un futuro di dialogo, rispetto e comprensione reciproca tra tutte le comunità religiose.
È un segnale di speranza, un monito contro ogni forma di discriminazione e un invito a costruire una società più giusta e inclusiva.








