martedì 26 Agosto 2025
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Tassisti a Napoli: protesta contro l’Assessore alla Mobilità

Un segnale di crescente malcontento anima il panorama del trasporto pubblico a Napoli: un gruppo di tassisti ha manifestato pubblicamente la propria frustrazione nei confronti dell’assessore alla Mobilità, Edoardo Cosenza, esponendo uno striscione critico all’imbocco del tunnel della Vittoria, un nodo cruciale del traffico cittadino.
L’azione, sintomatica di un rapporto deteriorato tra la categoria e l’amministrazione comunale, emerge da un’accumulazione di rivendicazioni inascoltate e dalla percezione di un’incuria amministrativa che minaccia la sostenibilità del servizio e il sostentamento dei professionisti del settore.
La protesta non si limita a una mera lamentela, ma esprime una richiesta pressante di strutturazione del trasporto pubblico locale attraverso un piano di regolamentazione organico e condiviso.
La mancanza di un quadro normativo chiaro, a detta dei tassisti, contribuisce a una concorrenza sleale, a condizioni di lavoro precarie e a una diminuzione del reddito professionale.
Si avverte, pertanto, la necessità di affrontare problematiche complesse che vanno oltre la semplice gestione del traffico, toccando aspetti economici, sociali e ambientali.
L’accusa principale rivolta all’assessore Cosenza non è tanto una presunta volontà di danneggiare la categoria, quanto una presunta mancanza di tempo e attenzione, un coinvolgimento eccessivo in altre priorità che disimpegnano la sua dedizione ai problemi specifici dei tassisti.

Questa percezione di marginalizzazione genera un senso di abbandono e alimenta il sospetto che le istanze dei professionisti del settore siano considerate secondarie rispetto ad altri obiettivi politici o amministrativi.

I tassisti napoletani rivendicano, con forza, il diritto di essere ascoltati attivamente, di partecipare in modo significativo al processo decisionale e di essere riconosciuti come interlocutori credibili e competenti.
La richiesta di un “confronto reale” va oltre la mera disponibilità a un dialogo formale; implica la volontà di costruire un rapporto di fiducia reciproca, basato sulla trasparenza, sulla condivisione delle informazioni e sulla co-progettazione di soluzioni concrete.
Le difficoltà affrontate dalla categoria, esacerbate da fattori esterni come l’aumento dei costi energetici, la concorrenza di nuove forme di mobilità (NCC, servizi di ride-sharing) e l’impatto delle restrizioni dovute alla pandemia, richiedono risposte immediate e mirate.

L’auspicio è che questa manifestazione pubblica possa costituire un campanello d’allarme, sollecitando l’amministrazione comunale ad assumere un approccio più proattivo e collaborativo, finalizzato a garantire la sopravvivenza e la valorizzazione di un servizio pubblico essenziale per la città di Napoli.

La questione non è solo economica, ma riguarda la qualità della vita urbana e la tutela di un’attività professionale radicata nel tessuto sociale.

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