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lunedì 27 Ottobre 2025

Taxi Napoli: Non una guerra tra categorie, ma lotta all’illegalità.

La recente mobilitazione dei tassisti napoletani, culminata in uno sciopero che ha interrotto la consueta vitalità della città, non rappresenta un conflitto aperto tra due categorie professionali, taxi e Ncc (Noleggio con Conducente).
Questa interpretazione errata, spesso diffusa dai media e amplificata da semplificazioni retoriche, oscura una problematica ben più complessa e radicata, che riguarda la tutela della legalità, la salvaguardia del servizio pubblico e la garanzia di condizioni di parità tra operatori del settore.

Le organizzazioni sindacali che rappresentano i tassisti – Confail, Federtaxi/Cisal, Fast Confsal, Sitan/Atn, UGL/Taxi, Uri/Taxi, UTI, Consortaxi, Associazione Tassisti di Base, Unimpresa – ribadiscono con fermezza che l’obiettivo non è una battaglia tra categorie, ma la richiesta di un’applicazione rigorosa delle normative vigenti.

La vera preoccupazione risiede nell’irregolarità con cui operano veicoli non autorizzati, in particolare Ncc provenienti dall’intera regione Campania e auto di cortesia di agenzie di viaggio, che eludono le regole imposte al servizio di linea.
Questo fenomeno distorce il mercato, depaupera il settore autorizzato e, in ultima analisi, danneggia la qualità del servizio offerto alla collettività.

La Prefettura di Napoli, consapevole della gravità della situazione, ha già avviato tavoli tecnici con l’obiettivo di affrontare queste criticità.
Le discussioni si concentrano su diverse soluzioni: l’implementazione di un piano traffico mirato a disciplinare la circolazione dei veicoli di noleggio, la reintroduzione e l’estensione delle Zone a Traffico Limitato (Ztl), strumenti essenziali per contenere l’accesso al centro urbano e limitare l’attività degli operatori irregolari.
È fondamentale sottolineare che l’amministrazione comunale è pienamente informata delle problematiche esistenti, già segnalate con insistenza dalla Prefettura.

L’ostinazione a dipingere uno scenario di conflitto tra taxi e Ncc è un’inutile distrazione, che impedisce di concentrare gli sforzi sulla lotta agli abusivismo.
In realtà, taxi e Ncc condividono un interesse comune: l’eliminazione degli operatori abusivi che danneggiano l’intera filiera del trasporto persone.

La legalità, la trasparenza e la concorrenza leale sono i pilastri su cui si deve fondare un servizio efficiente e di qualità per i cittadini.
La richiesta dei tassisti non è una rivendicazione di privilegi, ma una difesa del diritto di operare in un contesto equo e regolamentato, garantendo al contempo un servizio sicuro, professionale e conforme alle normative vigenti.

Il vero nemico è l’illegalità, e solo un’azione congiunta e coordinata tra tutte le parti interessate può sconfiggerla.

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