Nel cuore di Napoli, il Palazzo Reale si appresta ad accogliere un ciclo cinematografico di profondo significato: “Il cinema delle registe”, curato da Titta Fiore nell’ambito del Campania Teatro Festival. L’evento, in programma fino al 13 luglio, celebra il contributo femminile al cinema, aprendo il sipario sulla carriera di Micaela Ramazzotti con la proiezione del suo esordio alla regia, “Felicità”.”Felicità” non è semplicemente un film, ma un’esplorazione intima e complessa del disagio contemporaneo, narrato attraverso la figura di Desiré, interpretata magistralmente dalla Ramazzotti. Desiré è una parrucchiera che opera dietro le quinte del mondo dello spettacolo, una figura marginale che, pur immersa nel luccichio della fama altrui, è prigioniera di dinamiche familiari disfunzionali e di un legame affettivo soffocante. Il film, arricchito dalla presenza di Sergio Rubini, Max Tortora, Anna Galiena e Matteo Olivetti, dipinge un affresco vivido e malinconico delle difficoltà di emancipazione e della ricerca di un’identità autonoma.Il successo del film, consacrato con il Premio degli Spettatori alla Mostra del Cinema di Venezia e premiato con Nastri d’argento e Globi d’oro per l’interpretazione di Ramazzotti, testimonia la sua capacità di toccare corde profonde nell’animo del pubblico. “Felicità” recupera l’eredità della commedia all’italiana, pur declinandola in chiave moderna, con un’attenzione particolare alla fragilità psicologica dei personaggi e alla difficoltà di trovare un senso di appartenenza.La Ramazzotti, nel condividere il significato del titolo, ha attinto al concetto filosofico greco di “eudaimonìa”, inteso non come un mero stato di piacere, ma come un percorso attivo e consapevole verso una vita significativa. La felicità, nel contesto del film, non è un dono, ma una conquista ardua, un cammino di auto-scoperta che richiede impegno, coraggio e una costante ricerca di equilibrio interiore. È una sfida all’appiattimento emotivo e alla rassegnazione, un invito a reinventare la propria esistenza.La rassegna di Palazzo Reale si conclude con “Shakespea Re di Napoli”, un’opera che, come “Felicità”, invita a riflettere sulla condizione umana, reinterpretando il canone shakespeariano attraverso le lenti contemporanee. La presenza dei registi Nadia Baldi e Ruggero Cappuccio, insieme all’attore Giovanni Esposito, garantirà un confronto diretto con il pubblico, offrendo spunti di riflessione e aprendo un dialogo stimolante sull’arte, la cultura e il significato di essere “felici” in un mondo complesso e in continua trasformazione.
Cinema al Palazzo Reale: Omaggio alle Registe e Riflessioni sulla Felicità
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