Il Giffoni Film Festival 2025 si configura come un crogiolo di narrazioni potenti, un laboratorio di emozioni e riflessioni per le giovani giurie impegnate nell’ardua missione di discernere il valore di opere che, con diverse voci e linguaggi, esplorano il complesso percorso verso la “Umanità”.
Il tema cardine dell’edizione si articola in una costellazione di storie che illuminano le fratture familiari, le sfide esistenziali dell’adolescenza, le disuguaglianze sociali e l’intricata ricerca della propria identità.
Nella sezione Generator +13, *Soft Leaves* di Miwako van Weyenberg (Belgio, 2025) offre una delicata e commovente indagine sulle ferite dell’abbandono e sulla possibilità di un nuovo legame.
Yuna, adolescente belga, vede sconvolgere la sua quotidianità con il padre dall’improvviso ritorno della madre e dalla comparsa di una sorella del tutto sconosciuta, evento scatenato da un tragico incidente.
Il film dipinge un affresco di relazioni interrotte e del difficile processo di ricostruzione del sé in un contesto familiare in rapida trasformazione.
Per la fascia Generator +16, *Cuerpo Celeste* di Nayra Ilic García (Italia/Cile, 2025) trasporta lo spettatore nel Cile degli anni ’90, un periodo di transizione segnato dalla dolorosa eredità della dittatura.
Celeste, una quindicenne tormentata dalla perdita del padre e dall’assenza emotiva della madre, si confronta con il lento risveglio del suo paese, una rinascita parallela a un profondo smarrimento interiore.
L’eclissi esterna riflette una crisi di identità e un senso di vuoto esistenziale.
La sezione Generator +18 presenta *Surviving Earth* di Thea Gajic (UK, 2025), un’opera ancorata a una storia vera, quella di Vlad, musicista costretto a fuggire dalla guerra in Jugoslavia.
Ripartito in Inghilterra, ha costruito una nuova esistenza a Bristol, ma i fantasmi del passato ritornano a perseguitarlo, minacciando il rapporto con la figlia Maria, unico punto di riferimento nella sua vita.
Il film esplora il tema del trauma intergenerazionale e la difficoltà di costruire un futuro solido quando il passato continua a gravare.
Dall’India giunge *Bird of a Different Feather* di Manohara (2024), una toccante narrazione che segue il percorso di Sonia, una ragazzina di 12 anni affetta da albinismo.
Attraverso le sue esperienze, il film denuncia le discriminazioni, la solitudine e le difficoltà scolastiche, offrendo un potente messaggio di resilienza e accettazione di sé.
Il racconto mette in luce come la diversità possa essere una fonte di forza e ispirazione.
Per la sezione Elements +6, *Super Charlie* di Jon Holmberg (Svezia/Danimarca, 2025) offre un’avventura leggera e divertente.
Wille sogna di diventare un supereroe, ma è suo fratello minore, dotato di poteri straordinari, a rivoluzionare la sua vita.
Insieme, dovranno unire le loro forze per proteggere la città.
Un racconto che celebra l’importanza della famiglia e l’inaspettato potere dell’infanzia.
La selezione si conclude con *Becoming Roosi* di Margit Lillak (Estonia/Germania, 2024), un documentario che, nel corso di dieci anni, segue la crescita di Roosi, figlia di un’attivista ambientalista.
Cresciuta in un ecovillaggio, Roosi ha sempre nutrito sentimenti contrastanti nei confronti della sua infanzia, ma ora si trova a confrontarsi con l’eredità della madre.
Un ritratto autentico e ironico della Generazione Z, arricchito da materiali d’archivio che svelano scelte, conflitti e la ricerca di un proprio posto nel mondo.
Il film offre uno sguardo acuto e profetico sulle sfide e le aspirazioni dei giovani di oggi.