Nell’estate del ’97, una cena a Bologna si rivelò un crocevia inaspettato di storie e destini letterari. Tra i commensali, Francesco Guccini, figura iconica del cantautorato italiano, narrò un macabro episodio del 1918: la scoperta del corpo di un prete in un mulino. La versione ufficiale, una tragica annegazione in un torrente, fu subito smentita da un dettaglio cruciale: agosto, mese di siccità, il torrente era in secca. Quel mistero, apparentemente isolato, divenne il punto di partenza di una proficua collaborazione tra Guccini e lo scrittore Loriano Macchiavelli, segnando l’affermazione di Bologna come un nuovo epicentro per il romanzo noir italiano.A 92 anni, Macchiavelli ha scelto il Festival del Giallo Città di Napoli per ripercorrere la sua straordinaria carriera, in un dialogo illuminante con Luca Crovi e Marco Bernardi. Un percorso che affonda le radici in un’inattesa necessità creativa: durante una vacanza al mare con la moglie, la mancanza di libri in valigia lo spinse a scrivere un capitolo al giorno, per intrattenere la consorte e la figlia mentre lui, poco amante dell’ambiente marino, preferiva dedicarsi alla scrittura in solitudine. Il manoscritto, poi, superò la prova della moglie, che lo incoraggiò a proporlo agli editori.La sua carriera letteraria è stata anche un impegno civico e un’iniziativa a favore della comunità degli scrittori. Nel 1980, a Cattolica, Macchiavelli fondò il SIGMA (Scrittori italiani del giallo e del mistero associati), un’associazione volta a promuovere e sostenere gli autori del genere. Un anno dopo, si unì al Gruppo 13, un collettivo di figure di spicco della letteratura italiana del Novecento, unendo le forze per amplificare l’impatto della loro arte.Il Festival del Giallo Città di Napoli, giunto alla quarta edizione grazie all’impegno di Ciro Sabatino, Io Ci Sto e al presidente Maurizio de Giovanni, si conclude nel segno dell’internazionale e della profonda immersione nel mondo del racconto poliziesco. La mattinata odierna è stata dedicata a Javier Castillo, autore spagnolo dirompente e autore di successi editoriali planetari come “La ragazza di neve”, fenomeno televisivo di grande successo. La serata offre un ricco programma: un incontro con Luca Briasco, traduttore di Stephen King, che, affiancato da Sara Bilotti, offrirà un’analisi approfondita della figura e dell’opera del “Re del Brivido”. A seguire, lo spettacolo “MusicaeDelitti” con Carlo Lucarelli, un’esperienza che fonde l’indagine poliziesca con la musica. Il sipario si chiuderà domani con Maurizio de Giovanni e “Nella mente dell’assassino”, un evento speciale che presenta un inedito racconto dell’autore partenopeo, un’occasione unica per sondare le profondità dell’animo criminale e celebrare la fine di un festival all’insegna del mistero e della suspense.
Guccini, Macchiavelli e il mistero: una cena che ha cambiato il noir italiano.
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