martedì 2 Settembre 2025
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Motis e Traver: Jazz, Tradizione e Dialoghi Musicali a Pomigliano

Andrea Motis e Josep Traver: un dialogo musicale tra jazz, tradizione e contaminazioni al Pomigliano Jazz 2025La Fondazione Pomigliano Jazz, in collaborazione con l’Instituto Cervantes di Napoli, inaugura la seconda metà della trentennale edizione del Pomigliano Jazz 2025 con un evento di straordinaria suggestione: il concerto della poliedrica artista spagnola Andrea Motis, affiancata dal chitarrista Josep Traver, presso la stazione della Circumvesuviana di Pomigliano d’Arco il 4 settembre.

Un’occasione imperdibile per celebrare un decennio e mezzo di carriera, costellato di riconoscimenti e collaborazioni internazionali.
Andrea Motis, nata a Barcellona, è una figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo, capace di trascendere i confini di un singolo genere.
Trombettista, cantante e sassofonista, la sua arte si nutre di influenze disparate, dal jazz alla musica popolare iberica, dal soul alle sonorità più intimiste.
Il suo percorso, iniziato precocemente alla Scuola Municipale di Musica di Sant Andreu, si è rapidamente evoluto, portandola a condividere palcoscenici con icone come Quincy Jones, Yo-Yo Ma e Omara Portuondo, e a pubblicare album acclamati dalla critica come “Emotional Dance” e “Loopholes”.
Il legame artistico e personale con Josep Traver rappresenta un elemento centrale nella sua poetica.
Iniziata all’età di 13 anni, questa collaborazione si è forgiata in un dialogo musicale profondo, come testimoniato da Motis: un’intesa rara e preziosa, che supera la semplice abilità tecnica e si fonda su una condivisione emotiva unica.

Il concerto a Pomigliano d’Arco non sarà un semplice omaggio al jazz, ma una vera e propria esplorazione sonora.
Pur mantenendo un’identità jazzistica ben definita, il duo Motis-Traver attingerà a un repertorio ampio e variegato, abbracciando generi come il country, il blues, la musica cantautorale e le ritmiche brasiliane.
Un viaggio attraverso le culture e le tradizioni musicali che hanno plasmato l’universo sonoro di Andrea Motis.

L’edizione 2025 del Pomigliano Jazz si conferma un crocevia di talenti e progetti innovativi.

In cartellone, tra gli altri, il pianista Davide Boosta Dileo, il produttore britannico Adrian Sherwood con il suo progetto Fire, il pianista Enrico Pieranunzi e Enrico Rava con la sua formazione The Fearless Five, e Francesco D’Errico e Antonello Cossia in un omaggio a Keith Jarrett.
Particolarmente interessante il progetto Save The Mother Earth, che vedrà l’esibizione del quartetto Marco De Falco, Sabrina Carnevale, Giancarlo Lanza e Flavio Dapiran, e l’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione, un ensemble di cento giovani musicisti provenienti da scuole campane, nato dal progetto Young Jazz Lab.

Il festival, promosso e finanziato dalla Regione Campania e sostenuto dal Ministero della Cultura, celebra tre decenni di musica e cultura, confermando Pomigliano d’Arco come un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del jazz e della buona musica.
Un evento che guarda al futuro, valorizzando i giovani talenti e promuovendo l’incontro tra diverse culture e generazioni.

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