Napoli si appresta a vivere un’esperienza culturale senza precedenti, un crogiolo di musica, storia e valori fondanti, con “The 4Ever Show – Official July 4th Celebration”. Le serate del 6 e dell’8 luglio trasformeranno Piazza del Plebiscito in un palcoscenico globale, un punto di convergenza tra due nazioni legate da un filo invisibile che attraversa i secoli.L’evento non è semplicemente un concerto, ma un omaggio alla profonda simbiosi tra Italia e Stati Uniti, una celebrazione del patrimonio comune che affonda le sue radici nel XVIII secolo. Al centro di questa connessione culturale risiede la figura di Filippo Mazzei, medico, filosofo e patriota toscano, la cui influenza sulla mente di Thomas Jefferson fu determinante nella stesura della Dichiarazione d’Indipendenza americana. La celebre frase “Tutti gli uomini sono creati uguali”, fulcro del documento fondativo degli Stati Uniti, risente in maniera inequivocabile del pensiero illuminista di Mazzei, divenendo oggi un potente emblema di un’unità che trascende le differenze geografiche e temporali.Il 6 luglio, l’iconica Mary J. Blige e l’eccezionale John Legend, con le loro rispettive band e supportati dalla maestosa Independence Orchestra, diretta dal Maestro Paolo Vivaldi, offriranno un concerto imperdibile, unica data italiana per entrambi gli artisti. Otto luglio sarà poi il turno di 50 Cent, che, sempre affiancato dalla sua band e dall’Independence Orchestra, regalerà al pubblico napoletano un’esperienza musicale di altissimo livello, anch’essa unica in Italia.L’elezione di Napoli come sede di questi eventi di rilevanza internazionale rappresenta un riconoscimento tangibile dell’impegno del sindaco Manfredi nel posizionare la città al centro dei circuiti globali della musica dal vivo. Un’ambizione che mira a consolidare l’identità di Napoli come “music city”, secondo gli standard internazionali sempre più elevati che si stanno progressivamente consolidando nel corso degli ultimi anni. Come sottolinea Ferdinando Tozzi, consigliere delegato del sindaco per l’industria musicale e dell’audiovisivo, questa scelta testimonia il lavoro proficuo svolto per promuovere Napoli come destinazione culturale di primaria importanza, un crocevia di talenti e tradizioni che riflette la ricchezza e la vitalità della città. L’evento si configura come un’occasione unica per rafforzare il dialogo interculturale, promuovere la musica come linguaggio universale e celebrare i valori di libertà, uguaglianza e fratellanza che hanno plasmato la storia di due nazioni.
Napoli, un ponte tra Italia e USA: concerto e storia
Pubblicato il
