mercoledì 10 Settembre 2025
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Napoli

Noi non siamo napoletani: un ritratto inatteso di identità.

Dopo aver sondato le radici di un’identità napoletana esule con *Napolitaners*, Gianluca Vitiello, artista poliedrico e voce di Radio Deejay, si cimenta in un’indagine complementare, un ritratto caleidoscopico di coloro che hanno abbracciato Napoli come casa, una scelta spesso in controtendenza rispetto alle narrazioni dominanti.
*Noi non siamo napoletani*, in uscita dal 13 settembre, è un’opera che sovverte l’amaro refrain utilizzato da frange estremiste come espressione di intolleranza, trasformandolo in un grido di appartenenza inaspettata e profonda.
Il film, introdotto da una prima a Casa Cinema Napoli, rappresenta una rielaborazione concettuale del rapporto con la città, un’esplorazione che si allontana dall’autobiografia struggente del precedente lavoro per abbracciare la complessità di un’esperienza vissuta da prospettive esterne.

Vitiello, tornato a Napoli dopo vent’anni trascorsi a Milano, ha cercato storie inattese, personalità provenienti da angoli remoti del mondo, intrecciando un viaggio geografico e umano che confluisce nel cuore pulsante della città.

*Noi non siamo napoletani* non è solo un film, ma un mosaico di destini intrecciati, un’occasione per comprendere come l’arrivo a Napoli abbia plasmato il carattere e il destino di individui uniti da una comune esperienza: quella di non essere nati in questa terra.
La distanza geografica e culturale, paradossalmente, ha permesso loro di osservare la città con occhi più lucidi, liberati dai pregiudizi e dalle dinamiche interiori che spesso offuscano la percezione dei nativi.
Il racconto si dipana attraverso le testimonianze di artisti, professionisti, artigiani, figure religiose e migranti, ognuno con una storia unica e commovente.

Il pizzaiolo che ha scoperto un’arte antica, il religioso che ha trovato rifugio spirituale, l’arrivato via mare, il fuggitivo in cerca d’amore, l’intellettuale attratto dalla ricchezza della sua memoria: tutti testimoniano la forza trasformatrice di Napoli, la sua capacità di accogliere, di ispirare, di donare resilienza.
Tra i protagonisti spicca la figura di Jimmie Durham, illustre artista americano e Leone d’oro alla Biennale di Venezia, scomparso nel 2021, la cui voce, registrata prima della sua scomparsa, aggiunge un ulteriore strato di significato all’opera.
La sua visione arguta e ironica, definendo Napoli “folle e piena di problemi”, rivela una profonda affinità con la sua anima ribelle e contraddittoria.
Il film, della durata di 70 minuti, è arricchito dalla colonna sonora originale di Simone Paleari, che canta in duetto con Vitiello l’inedito “Doce e Sale”, un omaggio ai sapori e alle tradizioni che rendono Napoli unica al mondo.

Il brano “L’Unica” di Gabriele Esposito completa il quadro sonoro, intensificando l’atmosfera suggestiva dell’opera.

Prodotto da Dna Lab, *Noi non siamo napoletani* proseguirà il suo viaggio a Milano, Padova e Torino, portando con sé un messaggio universale sull’accoglienza, l’identità e la forza dell’arte.

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