Pomigliano Jazz XXX: Un Viaggio Sonoro tra Eredità e InnovazioneLa XXX edizione del festival Pomigliano Jazz si configura come un ponte tra la tradizione del jazz e le nuove frontiere dell’improvvisazione contemporanea, un trionfo musicale ambientato tra le evocative Basiliche Paleocristiane di Cimitile, cuore pulsante della Campania.
L’evento, un fiore all’occhiello della scena culturale regionale, si avvale del sostegno della Regione Campania, del Ministero della Cultura e del Parco Nazionale del Vesuvio, testimoniando l’impegno verso la valorizzazione del patrimonio culturale e creativo del territorio.
Il cartellone si apre sabato 19 luglio con un omaggio a Joe Lovano, figura di spicco del jazz contemporaneo, che torna sul palco di Pomigliano dopo un’assenza significativa.
Lovano, con la sua inconfondibile voce di sassofono, presenterà “Homage”, il suo ultimo progetto discografico per ECM, accompagnato dal rinomato Marcin Wasilewski Trio.
Questo incontro musicale, una sintesi raffinata di lirismo e potenza, segna un’evoluzione nel percorso del quartetto, che attraverso un’interazione fluida e improvvisazioni avvincenti, fonde elementi del post-bop con suggestioni del jazz cameristico europeo e venature di free jazz.
L’energia del trio polacco, con Marcin Wasilewski al pianoforte, Slawomir Kurkiewicz e Michal Miskiewicz, si rivela complementare alla profondità espressiva di Lovano, creando una dinamica sonora di rara intensità.
Prima di Lovano, Luigi Di Nunzio e il suo progetto “Eudaimonia” offriranno un assaggio della loro personale visione del jazz.
La serata di domenica 20 luglio sarà dedicata a Nubya Garcia, una delle voci più promettenti della scena jazz inglese contemporanea.
Garcia, bandleader, compositrice e sassofonista londinese, incarna una creatività multiforme, capace di trascendere i confini di un singolo genere.
Il suo quartetto, con Lyle Barton, Max Luthert e Sam Jones, proporrà un concerto che fonde jazz, influenze classiche, dub, reb, sonorità afro-caraibiche e broken beat, in un caleidoscopio sonoro che riflette la sua visione eclettica.
L’album “Odyssey” (Concord Jazz), il suo lavoro più recente, si rivela un’opera ambiziosa che unisce arrangiamenti orchestrali a groove avvolgenti e atmosfere eteree, in un viaggio introspettivo alla riscoperta dell’amore per la composizione.
L’esibizione sarà preceduta da un’esperienza immersiva a cura del dj e producer Marco De Falco, con le sue “Interferenze Sonore”.
Il festival non si conclude con questi appuntamenti principali, ma si estende in un percorso che celebra il trentennale con tre eventi spettacolari sul Vesuvio, testimonianza della capacità di coniugare musica, natura e paesaggio.
Al Di Meola infiammerà il cratere con un concerto già sold-out, mentre Gianluca Petrella, Pasquale Mirra e Kalifa Kone daranno vita a un dialogo polistrumentale all’Osservatorio Vesuviano.
Javier Girotto e Francesco Nastro culmineranno il ciclo di eventi immersi nel paesaggio storico dell’Antica Strada Matrone del Vesuvio.
un itinerario sonoro-culturale che valorizza il territorio e le sue ricchezze senza.
Pomigliano Jazz 2025 si configura quindi come un’occasione imperdibile per emozionarsi con le pagine più intense della musica int.