Rubalcaba rilegge Pino Daniele: un ponte tra Napoli e il Jazz Globale

Gonzalo Rubalcaba rilegge Pino Daniele: un ponte tra Napoli, Cuba e il Jazz GlobaleUn omaggio vibrante e profondamente personale si materializza con l’album “Gonzalo plays Pino”, un progetto che vede il virtuoso pianista cubano Gonzalo Rubalcaba reinterpretare l’opera di Pino Daniele.

L’album, pubblicato il 19 dicembre da Itinera e TCSette, non si limita a una semplice celebrazione del cantautore napoletano, ma si configura come un dialogo musicale tra due culture, due sensibilità artistiche che si illuminano a vicenda.
Rubalcaba, acclamato a livello internazionale per la sua tecnica impeccabile e la sua incessante ricerca di nuove frontiere espressive, vincitore di tre Grammy Awards e considerato uno dei massimi esponenti del jazz contemporaneo, ha intrapreso un viaggio introspettivo nel vasto universo musicale di Daniele.
Un percorso che lo ha portato a selezionare undici brani, che spaziano dai classici indiscussi a gemme nascoste del repertorio partenopeo, come la toccante “Pace e serenità” da “Che Dio ti benedica” e la malinconica “Sicily” dall’album “Core ‘na memoria”.
La registrazione, un mosaico sonoro composto tra le atmosfere di Napoli e Miami, con la maestria del mastering realizzata a San Francisco, vede Rubalcaba affiancato da un ensemble di prim’ordine: Daniele Sepe al sax tenore, Aldo Vigorito al contrabbasso, Claudio Romano alla batteria, Giovanni Imparato alle percussioni, Giovanni Francesca alla chitarra e la voce intensa di Maria Pia De Vito.

Insieme, questi musicisti creano una fusione di generi che attinge al jazz, alle sonorità mediterranee e alle radici afrocubane, dando vita a un’esperienza musicale ricca di sfumature e suggestioni.
La scelta dei brani rivela un’analisi profonda della poetica di Daniele, capace di cogliere l’anima di canzoni come “Bella ‘Mbriana”, rielaborata in una versione “Toledo” che ne esalta la drammaticità, e “Tutta n’ata storia”, un inno generazionale che si rivela ancora oggi carico di significato.
Non mancano i classici assoluti, “Napule è” e “Chi tene ‘o mare”, che si elevano a veri e propri standard, testimonianza dell’impatto duraturo dell’opera di Daniele sulla cultura napoletana e oltre.
La carriera di Gonzalo Rubalcaba è costellata di collaborazioni prestigiose con giganti del jazz come Paul Motian, Ron Carter, Jack DeJohnette, Chick Corea e Herbie Hancock, e il suo ultimo tour europeo lo ha visto al fianco del virtuoso brasiliano Hamilton de Holanda.
Questa nuova avventura, nata dall’invito di Onofrio Piccolo a partecipare al festival Pomigliano Jazz nel 2021, si pone come un atto di profonda ammirazione per un artista che ha saputo trascendere i confini dei generi, creando un linguaggio musicale unico e inconfondibile.

Come afferma lo stesso Rubalcaba, “Pino è stato un artista enorme che ha superato i generi e le etichette, creando un suo sound, uno stile unico che lo ha reso una leggenda ben oltre i confini della città di Napoli.
” L’album è dunque un viaggio emozionante, un tributo sentito e originale che celebra la grandezza di Pino Daniele attraverso la sensibilità e la maestria di uno dei pianisti più importanti del panorama musicale mondiale.

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