lunedì 1 Settembre 2025
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Salvitelle: Trionfo e Fede nella Corsa a Piedi Nudi

La suggestiva Corsa a Piedi Nudi di Salvitelle, nel cuore del Salernitano, si è rinnovata nel 2025, confermando il suo profondo legame con la fede, la tradizione e l’identità comunitaria.
L’edizione ha visto trionfare Pietro Caruso, atleta locale, in un momento carico di significato personale: un tributo al padre, il cui ritratto era impresso sulla sua maglia, a testimonianza di un legame indissolubile che trascende la competizione.
Circa cinquanta partecipanti, eredi di un’antica usanza, si sono lanciati lungo il percorso impervio che serpeggia dal Monte Serra San Giacomo fino al centro del borgo.

Rigorosamente scalzi, come impone il rito in onore di San Sebastiano Martire, patrono di Salvitelle, questi uomini, donne e ragazzi – legati al paese da radici profonde – hanno affrontato un tracciato selvaggio, un vero banco di prova per la resistenza fisica e la resilienza spirituale.
La corsa non è mero esercizio sportivo; è un atto di fede, un sacrificio simbolico che affonda le radici in un passato ricco di storia e di significato.
Il percorso, disseminato di pietre, sterpaglie e rovi, non risparmia il corpo, ma lascia un segno indelebile nell’anima, un senso di appartenenza e di continuità con i propri antenati.

L’arrivo, con le gambe spesso segnate da graffi e piccole ferite, culmina nel bacio rispettoso al piede della statua del Santo Patrono, gesto che sancisce il compimento del rito.
La tradizione detta poi un ulteriore atto di purificazione: le ferite vengono immerse e disinfettate in tinozze di vino rosso locale, un connubio originale di sacro e profano, che riflette l’anima contadina del borgo, capace di fondere la religiosità con i riti ancestrali.

Il sindaco Maria Antonietta Scelza ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione come veicolo di trasmissione del patrimonio culturale alle nuove generazioni, evidenziando come la corsa rappresenti un potente simbolo di identità, un racconto tangibile di chi siamo e delle nostre origini.
Le origini della corsa affondano le radici in un episodio del XVIII secolo, quando i pastori locali, in un atto di sfida e di ribellione, si misero a correre a piedi nudi per deridere i soldati francesi, gravati dall’ingombro degli scarponi militari.
Quella che iniziò come una beffa si è trasformata in una leggenda, un’eredità tramandata di generazione in generazione.

A conclusione della giornata festiva, come da consuetudine, si è tenuta la tradizionale lotta greco-romana in piazza, che quest’anno ha visto Cristian Annunziata aggiudicarsi la vittoria, tra l’entusiasmo di residenti e visitatori.

Un momento di sport, di aggregazione e di convivialità, preludio a una serata all’insegna dei sapori locali, della musica popolare e dei festeggiamenti.

La Corsa a Piedi Nudi di Salvitelle non è solo una competizione, ma un’esperienza immersiva nella storia, nella fede e nell’autenticità di un borgo che custodisce gelosamente le sue tradizioni.

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