Il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli si fa paladino di una nuova estetica audiovisiva al Vesuvius Film Festival, un concorso cinematografico che celebra la sostenibilità ambientale e l’innovazione linguistica.
Il contributo del Conservatorio si materializza attraverso la presentazione del cortometraggio animato “Silent”, un’opera che, in un’epoca dominata dall’iperstimolazione visiva, pone il suono al centro dell’esperienza narrativa.
Questo progetto, nato nell’ambito della tesi accademica di Gabriella Vatiero, denominata “Oltre lo Schermo: il Suono come Spazio”, ambisce a decostruire l’attuale gerarchia sensoriale, re-integrando il suono come elemento primario e determinante nella fruizione mediatica.
“Silent”, inizialmente prodotto da Dolby e incentrato sulle dinamiche creative tra due artisti di strada impegnati nella performance di un “Spettacolo di Immagini e Suoni”, è stato sottoposto a una rielaborazione audace: non una semplice rimasterizzazione, bensì una trasfigurazione sonora che ne ha generato due versioni distinte.
La prima, una configurazione stereofonica tradizionale, offre un ascolto immersivo ma definito.
La seconda, un’esperienza binaurale destinata all’ascolto in cuffia, eleva la percezione sonora a un nuovo livello, creando un ambiente acustico tridimensionale che avvolge lo spettatore e ne altera radicalmente la relazione con l’opera.
L’audio binaurale, infatti, sfrutta le sottili differenze temporali e di intensità sonore percepite da ciascun orecchio per simulare una sorgente sonora reale nello spazio, un’illusione che coinvolge l’ascoltatore in un modo inedito.
La Presidente del Conservatorio, Carla Ciccarelli, madrina del Festival, esprime grande orgoglio per l’impegno dei suoi studenti, sottolineando come il Vesuvius Film Festival rappresenti un modello virtuoso in cui arte, innovazione tecnologica e coscienza ambientale si fondono in un dialogo proficuo e potente.
Questa visione riflette una crescente consapevolezza del ruolo cruciale dell’arte come strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale.
Il Vice Direttore del Conservatorio e relatore della tesi, Carlo Mormile, ne evidenzia l’importanza formativa, auspicando una progressiva apertura della didattica musicale alle contaminazioni interdisciplinari e mediali.
Il progetto “Silent” si configura come un atto creativo che ridefinisce i confini tra opera e pubblico, invitando a una partecipazione più attiva e consapevole.
Non si tratta più di semplice osservazione, ma di un’immersione sensoriale che trasforma lo spettatore in un co-creatore di significato.
Giovanna Amodio, organizzatrice del Vesuvius Film Festival, conferma il crescente prestigio dell’evento come punto di riferimento per la cinematografia ambientalista a livello regionale e nazionale.
La selezione di “Silent” testimonia l’impegno del Festival a valorizzare la qualità artistica, la sensibilità ecologica e il confronto generazionale, favorendo un ecosistema di crescita per talenti emergenti e professionisti affermati.
Il cortometraggio, dunque, non è solo un’opera in concorso, ma un simbolo di un nuovo orizzonte per la comunicazione audiovisiva, dove il suono non è più un semplice accompagnamento, ma il protagonista indiscusso.






