lunedì 22 Settembre 2025
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Napoli

Tin-Teatro Napoli: una stagione tra tradizione, innovazione e identità.

La stagione del Tin-Teatro Instabile Napoli, sotto la direzione artistica di Gianni Sallustro, si configura come un vibrante crocevia di linguaggi e prospettive, un vero e proprio ecosistema culturale in cui la tradizione si fonde con l’innovazione, la riflessione profonda dialoga con l’evasione poetica.
Trentadue appuntamenti, prevalentemente in formula di data secca, delineano un percorso articolato, volto a sondare le complessità del nostro tempo attraverso la lente del teatro.
Lungi dall’essere un mero cartellone di spettacoli, la proposta si presenta come un laboratorio continuo, un luogo di sperimentazione dove la parola recitata intreccia i suoi fili con la corporeità della danza, dove i classici, riletti con acume e originalità, si confrontano con le voci emergenti della drammaturgia contemporanea.
L’attenzione alla letteratura straniera non è un mero omaggio, ma un’opportunità di confronto e arricchimento, un invito a decifrare le dinamiche globali attraverso le opere che ne hanno saputo cogliere l’essenza.
Non mancano, ovviamente, riferimenti profondi al tessuto sociale e culturale napoletano, a quelle radici che continuano a nutrire l’identità della città e del suo teatro.
Un cast di interpreti di spessore – Benedetto Casillo, Nunzia Schiano, Mariano Gallo, Vincenzo Merolla, Mario Brancaccio, Gigi Savoia, Gino Curcione, Nando Varriale, Myriam Lattanzio – garantisce un’offerta artistica variegata e di alto livello, capace di spaziare tra prosa, musica, cabaret e performance di danza, tessendo una fitta rete di relazioni creative e interpretative.
La stagione si apre con “Iside e la Luna” di Francesca Esposito, un’esplorazione sensibile e suggestiva dell’animo umano, per concludersi con “Novelle novità” di Giorgio Albertazzi, un omaggio alla narrazione e alla capacità del teatro di illuminare le storie che ci abitano.
Tra gli eventi più attesi, il ritorno di “Nummere” di Gino Curcione, con Benedetto Casillo, una brillante rivisitazione della tombola napoletana, più che uno spettacolo, un vero e proprio affresco sociale e culturale.

Di grande interesse i due debutti assoluti: “Edipo re” di Gianmarco Cesario, una rilettura audace e contemporanea della tragedia sofoclea, che interroga il destino e la responsabilità individuale, e “Confessioni di una travestita in attesa di pensione d’invalidità” di Pasquale Ferro, una pièce intensa e commovente diretta da Sallustro, che affronta temi cruciali come l’identità, la marginalizzazione e la forza della resilienza.

Il pubblico avrà anche l’opportunità di rivedere “Io non dimentico” e “Mater Camorra”, successi di pubblico che testimoniano la capacità del Tin-Teatro Instabile di raccontare storie che toccano il cuore e stimolano la riflessione.
La stagione si configura così come un viaggio intellettuale ed emotivo, un invito a confrontarsi con la complessità del reale attraverso la potenza evocativa del teatro, un luogo di incontro, di scambio e di crescita culturale.

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