Cinquant’anni. Un mezzo secolo tessuto di condivisione, impegno e affetto, un percorso che si rinnova sotto il segno della fede e della memoria. L’arcivescovo Felice Accrocca, celebrando le nozze d’oro di Sandra Lonardo e Clemente Mastella nella chiesa di San Giovanni Battista a Ceppaloni, ha sottolineato non solo la benedizione che accompagna chi ha saputo costruire un’unione duratura, ma anche il reciproco arricchimento che ne deriva: la fortuna dell’uno riflessa nell’altro, un’equazione che trascende la semplice convenzione matrimoniale.La celebrazione, immersa in un’atmosfera di profonda commozione, ha visto i festeggiati circondati da un coro di affetti: figli, nipoti, parenti e amici, testimoni di un’epopea personale che si intreccia con la storia del territorio. Tra gli invitati, figure di spicco della politica e della società italiana, come il ministro Matteo Piantedosi e Pier Ferdinando Casini, a sottolineare il significato sociale e simbolico dell’evento. Il ritorno nella chiesa che li aveva accolti cinquant’anni prima ha evocato un vortice di ricordi, riaccendendo l’emozione del primo giorno, il voto di fedeltà e amore che ha plasmato un’intera esistenza. Il rito, semplice ma denso di significato, è stato impreziosito dalla performance della soprano Katia Ricciarelli, la cui interpretazione dell’Ave Maria ha elevato l’atmosfera a un livello di sublime spiritualità.La presenza di personalità del mondo dello spettacolo e dello sport, unita all’attenzione dei media, ha proiettato l’evento al di là del contesto locale, rendendolo un simbolo di perseveranza e coesione in un’epoca segnata dalla precarietà dei legami. Il successivo ricevimento, ospitato nella villa dei coniugi, ha offerto uno spazio di convivialità e celebrazione, un omaggio a un traguardo raggiunto grazie alla tenacia, alla dedizione e alla capacità di trasformare le sfide in opportunità di crescita reciproca. Più che una festa, un’occasione per riflettere sul valore del matrimonio come istituzione fondante della società, capace di trascendere le mode e le trasformazioni culturali, offrendo un ancoraggio solido nel mare dell’incertezza.