La partecipazione al voto per le elezioni regionali in Campania, al sorgere del mezzogiorno, registra un rallentamento rispetto alla tornata elettorale del 2020, con una diminuzione del 3% nell’affluenza ai seggi.
I dati preliminari, forniti dal portale del Viminale e sostanzialmente definitivi, escludendo solo una minima parte delle operazioni di scrutinio su oltre cinquemila sezioni, evidenziano una percentuale di elettori recatisi alle urne pari all’8,25% del corpo elettorale, in contrasto con l’11,32% che aveva caratterizzato le elezioni regionali del 2020.
Questo decremento, seppur parziale, solleva interrogativi significativi riguardo alla percezione del voto e alla sua importanza nel panorama politico regionale.
Diversi fattori potrebbero concorrere a spiegare questa tendenza.
L’astensionismo, fenomeno in crescita a livello nazionale, potrebbe essere un elemento chiave, riflettendo una disaffezione più ampia verso la politica e le istituzioni.
La complessità percepita delle questioni regionali, l’assenza di una forte polarizzazione tra le proposte dei candidati, o la sensazione di una distanza tra i cittadini e le dinamiche interne alla politica locale potrebbero aver contribuito a scoraggiare la partecipazione.
Analizzando la situazione specifica della città di Napoli, il dato di affluenza – attestatosi all’8,22% – conferma la tendenza generale di un calo rispetto al 2020, quando aveva raggiunto il 10,39%.
Napoli, tradizionalmente un centro con una forte partecipazione politica, sembra quindi condividere la stessa dinamica di disinteresse e astensionismo che si osserva a livello regionale.
È importante sottolineare che i dati sono ancora preliminari e potrebbero subire lievi modifiche con la pubblicazione dei risultati definitivi.
Tuttavia, il trend al momento osservato indica una sfida importante per le istituzioni e per la politica regionale: quella di riconnettersi con i cittadini, di rendere più trasparente e accessibile l’azione amministrativa e, soprattutto, di riaccendere l’interesse e la fiducia nel valore del voto come strumento di democrazia partecipativa.
La partecipazione elettorale non è solo un diritto, ma anche un dovere civico, un segnale di vitalità e di responsabilità verso la comunità.
Il calo di affluenza, quindi, non è un semplice dato statistico, ma un campanello d’allarme che invita a una riflessione più profonda sul futuro della democrazia regionale.








