La campagna elettorale per la Regione Campania si fa sempre più intensa, con un fulcro di dibattito centrato sulla responsabilità e la trasparenza dell’azione amministrativa precedente.
Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra, ha sollevato una questione cruciale: l’esigenza per Roberto Fico, candidato progressista, di fornire un’analisi compiuta e critica dei dieci anni di governo targato Vincenzo De Luca e sostenuto dal Partito Democratico.
L’appello di Cirielli non si limita a una semplice richiesta di chiarezza, ma implica una vera e propria resa dei conti.
Il candidato invita Fico a delineare non solo i successi, ma soprattutto le criticità, le scelte errate e le opportunità mancate durante l’amministrazione uscente.
Questo invito si configura come una sollecitazione ad abbracciare un approccio di governance basato sulla responsabilizzazione e sulla capacità di ammettere gli errori, elementi essenziali per ricostruire la fiducia dei cittadini.
Cirielli ha evidenziato come Fico abbia già aperto una prima breccia in questo processo, riconoscendo problematiche significative nella gestione delle risorse idriche.
Tuttavia, il candidato del centrodestra sottolinea che questo è solo l’inizio.
La responsabilità non può essere scaricata sull’individuo o sul singolo assessore, ma deve coinvolgere l’intera struttura del partito e l’insieme delle decisioni prese.
Il Pd, secondo Cirielli, non può sottrarsi a un’autocritica profonda e onesta.
Il personalismo, spesso associato alla politica contemporanea, rischia di oscurare le responsabilità collettive e di impedire un’analisi costruttiva del passato.
È necessario che il partito assuma la piena consapevolezza delle proprie azioni, dei risultati ottenuti e delle criticità emerse.
L’invito di Cirielli non è una mera polemica elettorale, ma una richiesta di cambiamento.
Si tratta di sollecitare una nuova cultura politica, improntata alla trasparenza, alla responsabilità e alla capacità di confrontarsi con le proprie ombre.
Il futuro della Regione Campania, secondo il candidato del centrodestra, può essere costruito solo su basi solide di verità e di consapevolezza, attraverso un’analisi rigorosa e imparziale del decennio trascorso.
La verifica dei fatti compiuti e la definizione di un chiaro progetto per il futuro sono i pilastri fondamentali per un’elezione significativa e per una governance veramente orientata al bene comune.








