Una battuta d’arresto significativa per il Manchester City e, più in generale, per il panorama calcistico internazionale: Kevin De Bruyne, fulcro del gioco dei Citizens e assoluto protagonista del match contro l’Inter, deve affrontare un lungo stop a causa di un infortunio al bicipite femorale della coscia destra.
Le speranze iniziali, alimentate da una diagnosi incerta subito dopo l’episodio in campo, si sono dissolte con il referto dettagliato emerso dagli esami diagnostici eseguiti presso la Pineta Grande Hospital.
La lesione, classificata come di grado elevato, interessa uno dei muscoli posteriori della coscia, fondamentale per l’estensione dell’anca e cruciale per la potenza e l’esplosività caratteristiche del centrocampista belga.
Questo tipo di infortunio, sebbene non rarissimo nel mondo del calcio, richiede un percorso di recupero prolungato e un approccio riabilitativo estremamente accurato, data la complessità anatomica e funzionale della regione.
L’entità precisa della lesione, espressa in termini di grado e di possibili micro-lesioni connesse, determinerà la durata dell’assenza di De Bruyne dal campo.
Si ipotizzano diverse settimane, potenzialmente estese fino ai primi mesi del nuovo anno, a seconda dell’evoluzione del quadro clinico e della risposta del tessuto muscolare agli interventi riabilitativi.
L’infortunio di De Bruyne rappresenta un colpo durissimo per il Manchester City, già impegnato in un calendario di competizioni ad alta intensità.
La sua assenza influirà inevitabilmente sulle dinamiche di squadra, richiedendo un riadattamento tattico e una maggiore resilienza da parte dei suoi compagni.
La sua visione di gioco, la capacità di dettare i tempi e l’abilità nel fornire assist preziosi sono elementi difficilmente sostituibili, e il tecnico Pep Guardiola dovrà trovare soluzioni creative per compensare questa perdita.
Al di là dell’impatto immediato sul Manchester City, l’infortunio solleva interrogativi più ampi sulla gestione del carico di lavoro dei calciatori moderni.
La stagione calcistica è sempre più intensa, con un numero crescente di partite e una pressione costante sui giocatori, esponendoli a un rischio maggiore di infortuni muscolari.
La prevenzione, attraverso un’attenta programmazione degli allenamenti, un monitoraggio costante dello stato di forma fisica e un’adeguata gestione del recupero, assume quindi un’importanza cruciale per garantire la salute e la longevità dei calciatori.
Intanto, Kevin De Bruyne ha già intrapreso il percorso riabilitativo, affidandosi a un team di specialisti per accelerare i tempi di recupero e tornare in campo al top della forma, consapevole che il suo ritorno sarà fondamentale per gli obiettivi stagionali del Manchester City.








