29 gennaio 2024 – 12:38
Nel corso dell’anno scorso, la Valle d’Aosta ha registrato un aumento del 8% dei reati, passando da 3.275 nel 2022 a 3.594. Questo dato è stato comunicato dal sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi durante la presentazione del bilancio sociale della procura di Aosta per il 2023.Tra i reati che hanno subito una maggiore crescita, quelli legati al cosiddetto Codice rosso si sono attestati complessivamente a 184, rispetto ai 160 dell’anno precedente. Nel dettaglio, i casi di maltrattamenti sono stati 93 (rispetto agli 82), gli atti persecutori sono saliti a 42 (rispetto ai precedenti 35), le violenze sessuali sono state registrate in numero di 31 (rispetto alle precedenti 23) e infine si contano 18 violazioni del divieto di avvicinamento alla vittima (contro le 22 del 2022). “Dobbiamo fare i conti con un incremento dei reati riconducibili al Codice rosso”, commenta D’Ambrosi, “e questo trend è riscontrabile su tutto il territorio nazionale. Certamente c’è una maggiore consapevolezza nella denuncia, ma il fenomeno rimane preoccupante e richiede tempo per essere compreso e studiato, come tutti i fenomeni sociali”.Un altro reato che ha visto un aumento significativo è quello delle lesioni personali: la procura ha ricevuto ben 153 denunce contro le 124 del 2022. I furti sono stati in totale 890 (rispetto ai 798 dell’anno precedente), mentre le truffe informatiche sono state 635 (rispetto alle 530 del 2022).Nonostante la carenza di personale amministrativo, che attualmente è al 53% in meno rispetto a quanto previsto nell’organico (dovrebbero essere presenti 30 persone, ma sono solo 14), l’ufficio valdostano ha ottenuto un ottimo indice di performance. Nel corso del 2023, sono stati definiti ben 4.495 fascicoli su un totale di 4.802.”Anche per il prossimo anno”, conclude il magistrato, “la procura di Aosta si impegna a mantenere gli obiettivi di efficienza. I tempi medi per la definizione di un fascicolo sono di circa 43 giorni”.