22 febbraio 2024 – 19:46
Analisi preoccupante: dati confermano una crescente disuguaglianza di genere nei film più popolari degli ultimi 10 anni, con particolare riguardo alla rappresentazione delle donne.
Nonostante il grande successo internazionale di Barbie con i suoi 1,4 miliardi di dollari di incassi in tutto il mondo, l’industria cinematografica di Hollywood rimane ancora un ambiente prevalentemente dominato dagli uomini. Un recente studio condotto dalla Annenberg Inclusion Initiative presso l’Università della California del Sud ha rivelato che il numero di film di successo al box office del 2023 con protagoniste femminili è ai minimi storici degli ultimi dieci anni. Tra i 100 maggiori successi dello scorso anno, solo 30 hanno avuto un’attrice come figura centrale, segnando così il risultato peggiore dal 2014.Stacy Smith, coordinatrice della ricerca, ha commentato: “Si tratta di un passo indietro catastrofico per le donne e le ragazze. Assistere a una tale inversione di tendenza rappresenta un chiaro contrasto con tutti i discorsi fatti nel 2023 riguardanti l’anno delle donne”. Dal 2007, quando solo il 20% dei film aveva una donna come protagonista, si era registrata la percentuale più bassa fino ad allora, mentre nel 2022 si era raggiunto il record storico del 44%. Alcuni attribuiscono il regresso del 2023 al rinvio dell’uscita di numerosi film a quest’anno, tra cui il dramma romantico “Challengers” diretto da Luca Guadagnino e interpretato da Zendaya, ma gli esperti della Annenberg non sono convinti.Gli autori dello studio sottolineano che si tratta semplicemente di un fallimento dell’industria cinematografica nel promuovere la diversità e l’inclusione. Oltre alla presenza femminile, lo studio tiene conto anche di altri fattori discriminanti come la diversità etnica e l’età: “I risultati evidenziano un’industria che si mostra indifferente agli sforzi per favorire l’inclusione. È importante celebrare il successo di Barbie, ma i film che riflettono le esperienze delle donne e delle persone di colore non dovrebbero essere così rari”.Recentemente sul mensile W sono state pubblicate fotografie della regista Greta Gerwig e dell’attrice America Ferrera realizzate da Mickalene Thomas per uno shoot intitolato “The Lady Wins”. Tuttavia, nonostante il successo al botteghino, produzioni come quella denunciante la patriarcia non hanno ottenuto riconoscimenti nelle principali cerimonie cinematografiche come gli Oscar. Il film non è stato nominato per nessun premio importante a Hollywood.Lo studio della Annenberg segue una ricerca precedente condotta dallo stesso team sulle registe donne: anche in questo caso si registra una diminuzione rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda le attrici protagoniste, solo tre film dello scorso anno hanno avuto come figure centrali star con più di 45 anni: “Cocaine Bear” (Keri Russell, 47), “My Big Fat Greek Wedding 3” (Nia Vardalos, 61) e “Magic Mike’s Last Dance” (Salma Hayek, 57). A titolo comparativo, ben 32 film del 2023 avevano protagonisti maschili over-45 e ben il 24% erano attori bianchi.Per quanto riguarda l’inclusione etnica, solamente quattordici film hanno avuto protagoniste donne di colore nell’ultimo anno. La necessità di promuovere una maggiore diversità e rappresentatività all’interno dell’industria cinematografica emerge quindi come una sfida urgente da affrontare per garantire una rappresentazione più equilibrata e inclusiva su schermo.