In un’estate che stringe la città tra l’asfalto rovente e un’afa opprimente, un gesto di umanità si è materializzato nelle strade di Acerra, illuminando la quotidianità di chi, senza possibilità di rifugio, affronta il caldo con fatica. L’associazione “La Porta Aperta” ha orchestrato un’iniziativa volta a mitigare, anche solo temporaneamente, la sofferenza imposta dal caldo intenso, distribuendo centocinquantasei bottiglie d’acqua fresca. Un piccolo, ma significativo, atto di solidarietà che ha generato ondate di riconoscenza tra gli anziani, le madri con bambini piccoli e tutti coloro che, per necessità o impossibilità, si trovavano esposti alle temperature estreme.Lungi dall’essere un’azione isolata, il gesto si inserisce in un impegno costante dell’associazione, che da tempo opera nel territorio offrendo supporto a persone in difficoltà economica. Pina Russo, presidente de “La Porta Aperta”, ha descritto l’iniziativa come un’estensione naturale della loro missione: individuare e alleviare le forme di disagio presenti nel tessuto sociale. La distribuzione non si è limitata ai corsi principali, ma ha mirato a intercettare i luoghi di maggiore vulnerabilità: gli uffici postali, dove gli anziani ritirano la pensione, la stazione ferroviaria, spesso rifugio per persone sole in cerca di ombra, e i cantieri edili, dove operai affrontano il lavoro sotto il sole cocente.L’iniziativa non è stata solo una risposta immediata all’emergenza caldo, ma ha messo in luce un aspetto cruciale: la fragilità di una comunità che si confronta con condizioni climatiche sempre più estreme. L’acqua fresca offerta ha rappresentato un simbolo di sollievo, ma anche un invito alla riflessione sulla necessità di sviluppare strategie di resilienza collettiva per proteggere i più vulnerabili. L’eco della gratitudine espressa dai cittadini ha riscontrato il costante impegno dell’associazione, riconosciuto e apprezzato per il suo ruolo di sostegno. “Ripeteremo l’iniziativa nei prossimi giorni,” ha assicurato Pina Russo, sottolineando la volontà di continuare ad offrire un aiuto concreto, consapevoli che la vera forza di una comunità risiede nella capacità di prendersi cura del prossimo, soprattutto quando le circostanze mettono a dura prova la sua stessa esistenza. L’azione di “La Porta Aperta” si configura così non solo come un gesto umanitario, ma come un monito alla responsabilità sociale e alla necessità di costruire un futuro più equo e solidale per tutti.
Acerra, un’estate di calore e solidarietà: l’acqua fresca per chi ne ha bisogno.
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