Martedì 10 giugno si accende l’Exma di Cagliari con l’edizione numero nove del Babel Film Festival, un appuntamento imprescindibile per chi cerca voci e narrazioni che emergono dalle lingue minoritarie del pianeta. Il festival, un vero e proprio crogiolo culturale, offre un caleidoscopio di esperienze cinematografiche che celebrano la diversità linguistica e la ricchezza delle tradizioni popolari, spesso marginalizzate o silenziate nel panorama cinematografico globale.La serata inaugurale sarà illuminata dall’anteprima di “Chie chircat accattat”, l’opera del regista cagliaritano Enrico Pau, un’immersione suggestiva in un mondo apparentemente sospeso nel tempo. Il corto, fuori concorso, ci trasporta nel cuore della Sardegna centrale, in un paesaggio aspro e maestoso dominato da lecci secolari e imponenti massi di granito. Qui, una comunità di bambini, custodi di un’eredità orale preziosa, si raccoglie per declamare e cantare in sardo antiche filastrocche, proverbi, maledizioni e formule magiche, rigorosamente trascritte e pubblicate nel 1895 dalla scrittrice Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura. Il film si presenta come una riflessione poetica sulla trasmissione intergenerazionale della memoria e sulla persistenza di un immaginario arcaico, intriso di magia e mistero, in un contesto sociale in apparente isolamento.Il programma della serata, che si snoda dalle 16:00, offre una varietà di cortometraggi provenienti da diverse aree geografiche e linguistiche. Si susseguono opere nelle lingue corso, cornico, teochew, curdo e dialetto marchigiano, ciascuna un piccolo gioiello che racconta storie uniche e offre spunti di riflessione sulle identità culturali e le sfide che le comunità linguistiche minoritarie affrontano nel mondo contemporaneo. Tra i titoli in programma spiccano “Morra Murrina!” di Michè D’Onofrio, “Lymp” di Harry Faint, “A summer’s end poem” di Lamb Can-zhao, “Xwemalî – Home Made” di Rojda Ezgi Oral, “Superbi” di Nikola Brunelli e “La punizione del prete” di Francesco Tomba e Chiara Tesser.La competizione per il prestigioso Premio Maestrale, la sezione più attesa del festival, è rappresentata da “Ultraveloci”, un’opera in tortonese di Paolo Bonfadini e Davide Morando, e da “Ivalu” di Anders Walter e Pipaluk K. J›rgensen, affiancati dal corto “Clan” di Jaime Lock. La serata si conclude con la proiezione di “Su fatorgiu” di Alonso Crespo, contendente alla stessa sezione, seguita dal toccante “Nessun posto al mondo”, un cortometraggio in cilentano di Vanina Lappa.Parallelamente alle proiezioni, il festival offre un ricco programma di eventi collaterali, inclusi un laboratorio creativo per bambini a cura della compagnia Is Mascareddas e una masterclass sul cinema tra sogno e poesia tenuta da Marco Antonio Pani.Il Babel Film Festival, promosso dal Centro Servizi Culturali di Cagliari, Società Umanitaria – Cineteca Sarda e diretto da Antonello Zanda e Paolo Carboni, è un’iniziativa sostenuta dalla Regione Sardegna, dal Comune di Cagliari e dalla Fondazione Sardegna Film Commission, testimonianza dell’impegno a preservare e promuovere la diversità linguistica e culturale come patrimonio dell’umanità.
Babel Film Festival: voci dal mondo a Cagliari
Pubblicato il
