Il caso dell’utenza cessata quarant’anni fa ha riportato alla luce un vecchio malinteso che aveva lasciato un cittadino senza tregua per decenni. Nel 1985, il cagliaritano aveva chiesto di interrompere la fornitura idrica e aveva regolarmente cambiato residenza. Si sarebbe pensato che fosse tutto chiuso lì, ma il destino aveva in serbo una sorpresa per l’individuo.Venti anni dopo, nel 2018, un esame delle fatture emesse dall’ex gestore idrico Abbanoa svelò un panorama inquietante: erano stati inviati circa 2.500 euro a nome dell’uomo, nonostante fosse trascorso più di trent’anni dalla cessazione dell’utenza. Il consumatore rimase sbalordito e indignato da questa situazione anomala.Nonostante la comparsa del tempo, l’individuo scelse di ribellarsi alla situazione e presentò un primo reclamo scritto il 6 agosto 2018. L’istanza era accompagnata da una documentazione ancora disponibile: il cambio di residenza e la comunicazione del vecchio gestore idrico che attestava la cessazione dell’utenza.A quel punto, Adiconsum Cagliari intervenne a sostegno del consumatore, avviando la procedura di Soluzione Negoziata per risolvere il caso. La procedura fu intrapresa con l’obiettivo di rispondere all’enormità della situazione e garantire un rimedio alle sofferenze subite dall’uomo.Il sopralluogo tecnico svelò una realtà scioccante: non c’era contatore presente sul posto, il che spiegava come mai fossero stati emessi pagamenti per acqua inesistente. A seguito di questo risultato, Abbanoa diede un nuovo volto al caso e decise di abbonare integralmente le fatture contestate.A distanza di quarant’anni dall’interruzione dell’utenza e a sette anni dall’avvio della procedura negoziata, il debitore ha disposto l’azzeramento totale del debito e la chiusura retroattiva dell’utenza. Tutto ciò è avvenuto dal 1° gennaio 1985. Nonostante la sua durata incredibile, nonché l’ostinazione con cui era stata richiesta una fornitura di acqua inesistente, questo caso mette a nudo le debolezze dei sistemi di gestione delle utenze.Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari, sottolineò che il merito va anche alla determinazione del consumatore, che scelse di non arrendersi. Il presidente ribadì l’importanza di riformare i modelli attuali per garantire una più veloce risposta alle richieste dei cittadini. Nessuno dovrebbe dover difendersi da bollette illegittime dopo decenni.