La 636ª edizione della Festa della Bruna, celebrazione in onore di Maria Santissima della Bruna, protettrice di Matera, si configura come un evento di straordinaria rilevanza, permeato dalla solennità dell’anno giubilare. Questa ricorrenza, il cui culmine emotivo si rinnova ogni anno il 2 luglio, trascende la tradizionale devozione popolare, assumendo una risonanza spirituale, culturale e simbolica amplificata, un vero e proprio ponte tra fede, tradizione e identità lucana. La presentazione ufficiale, avvenuta a Roma presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, ha segnato l’avvio di una iniziativa legislativa volta a consolidare la candidatura della Festa a Patrimonio Immateriale dell’Umanità, un riconoscimento che si affianca al prestigioso status Unesco già attribuito ai Rioni Sassi e all’habitat rupestre, testimonianza di una storia millenaria.La Festa della Bruna, radicata nella fede e nella devozione popolare, rappresenta un tessuto complesso di rituali, rappresentazioni e aggregazioni sociali, un vero e proprio motore economico e di promozione territoriale per la Basilicata. Il presidente della Giunta Regionale, Vito Bardi, ha sottolineato come la ricorrenza sia un investimento strategico per l’immagine della regione, un’occasione imperdibile per proiettare Matera, già Capitale Europea della Cultura 2019, verso un pubblico internazionale, affascinato dalla sua unicità paesaggistica e dalla ricchezza del suo patrimonio storico-artistico.Marcello Pittella, presidente del Consiglio Regionale, ha enfatizzato la particolarità di celebrare un evento di tale portata nel cuore pulsante della democrazia italiana. La Festa della Bruna, a suo dire, si distingue per la sua profonda religiosità, la sua capacità di favorire la convivialità e, soprattutto, per l’inclusione e l’unione delle comunità. Pittella ha inoltre messo in luce l’importanza di riconoscere la dimensione profana della festa, un elemento cruciale che ne determina la sua autenticità, nascendo direttamente dall’espressione più genuina dello spirito materano. La celebrazione non è solamente un atto di fede, ma un’espressione culturale complessa, un’eredità preziosa che necessita di tutela e valorizzazione, affinché possa continuare a trasmettere i valori e le tradizioni di Matera alle generazioni future, consolidando l’identità lucana e proiettando la città verso un futuro di prosperità e riconoscimento internazionale. La proposta di legge annunciata mira a fornire un quadro normativo più solido per supportare questa eredità culturale e garantirne la sostenibilità nel tempo.
Bruna a Roma: Festa, Fede e un Futuro da Patrimonio UNESCO
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