La Giunta Regionale della Basilicata ha formalizzato l’approvazione del nuovo calendario venatorio per la stagione 2025-2026, un provvedimento che riflette l’impegno della Regione verso una gestione faunistico-venatoria sempre più moderna, trasparente e sostenibile. L’attività venatoria avrà inizio il 1° ottobre 2025 e si concluderà il 31 gennaio 2026, un arco temporale definito sulla base di analisi scientifiche e consultazioni con le parti interessate, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze dei cacciatori con la tutela della biodiversità.Un elemento chiave di questa delibera è l’implementazione generalizzata del tesserino digitale per la caccia. Questo strumento, già introdotto in via sperimentale negli anni precedenti, non solo ottimizza i processi amministrativi, eliminando le complessità legate al rilascio e alla riconsegna dei documenti cartacei, ma fornisce anche alla Regione un flusso di dati in tempo reale sull’attività venatoria. Queste informazioni sono cruciali per una programmazione mirata, per il monitoraggio efficace delle popolazioni di selvaggina e per la valutazione dell’impatto delle attività di caccia sull’ecosistema. L’assessore all’Agricoltura, Carmine Cicala, ha sottolineato come questa digitalizzazione rappresenti un passo fondamentale verso una gestione più consapevole e responsabile della caccia, in linea con le migliori pratiche europee.La delibera prevede anche una specifica regolamentazione del periodo dedicato all’addestramento dei cani da caccia. Il periodo di preparazione, consentito dal 2 al 31 agosto, è stato attentamente calibrato per minimizzare i potenziali disturbi alla fauna selvatica e alle attività agricole. L’accesso ai territori di addestramento è limitato a zone aperte alla caccia e prive di colture in atto o suscettibili di danni, e gli orari sono stati definiti per evitare sovrapposizioni con le attività rurali e per rispettare i ritmi naturali degli animali.L’approvazione del calendario venatorio è frutto di un percorso di confronto e collaborazione che ha coinvolto l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il Comitato Tecnico Faunistico Nazionale e le associazioni venatorie locali. La Regione Basilicata riconosce il ruolo cruciale della caccia nella salvaguardia del patrimonio faunistico e nella gestione del territorio, un’attività profondamente radicata nella cultura e nell’economia locale. Tuttavia, la Regione è anche consapevole della necessità di garantire una pratica venatoria sostenibile, che rispetti l’ambiente e promuova la conservazione della biodiversità. Il nuovo calendario, pertanto, è concepito come uno strumento per raggiungere questo equilibrio, con l’auspicio di una fruizione responsabile e rispettosa del patrimonio naturale lucano. L’impegno continuo della Regione è quello di affinare ulteriormente le strategie di gestione della fauna, integrando i dati provenienti dal tesserino digitale con ulteriori studi scientifici e monitoraggi sul campo.
Calendario Venatorio 2025-2026 in Basilicata: Caccia Digitale e Sostenibilità
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