L’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica del Policlinico Universitario “Vanvitelli” di Napoli ha raggiunto un traguardo significativo: in poco più di un anno, ha superato le cento procedure chirurgiche eseguite con tecnologia robotica, un dato che testimonia l’impegno e l’evoluzione costante della struttura. A illustrare questo importante risultato, il professor Alfonso Fiorelli, direttore della UOC, ha sottolineato come la chirurgia robotica rappresenti un’evoluzione dirompente rispetto alle tecniche tradizionali e mini-invasive, in particolare alla chirurgia toracoscopica.Il sistema robotico, rappresentato da braccia robotiche controllate dal chirurgo tramite una console dedicata, consente l’accesso alla cavità toracica attraverso incisioni ridotte, minimizzando l’impatto sulla fisiologia del paziente. La precisione intrinseca degli strumenti robotici, unitamente alla visione tridimensionale ad alta definizione, permette interventi chirurgici complessi in aree delicate come il mediastino, i polmoni e la pleura, superando i limiti fisiologici e tecnici che affliggono le tecniche convenzionali. L’eliminazione del tremore fisiologico dell’operatore e l’ottimizzazione della visione stereoscopica si traducono in una maggiore accuratezza e controllo gestuale, cruciali per la tutela dei tessuti circostanti e la riduzione dei rischi post-operatori.L’attività della UOC, guidata dal professor Fiorelli, si è focalizzata su interventi complessi come l’asportazione di tumori mediastinici e polmonari, procedure che beneficiano enormemente dalla maggiore precisione e flessibilità offerta dalla chirurgia robotica. L’impegno per l’innovazione non si limita all’esecuzione degli interventi, ma si estende alla ricerca e al perfezionamento delle tecniche. L’integrazione dell’ecografia intraoperatoria, ad esempio, si sta rivelando preziosa per l’identificazione accurata di noduli neoplastici, aumentando le possibilità di diagnosi precoce e di resezione completa.La UOC si distingue anche per una forte vocazione internazionale, consolidata dalla collaborazione con il centro di Chirurgia robotica toracica dell’Università di Barcellona, un punto di riferimento europeo nel campo. Questa partnership favorisce lo scambio di conoscenze, la formazione continua del personale e l’adozione di protocolli chirurgici all’avanguardia.Il successo di questa iniziativa è il risultato di un impegno sinergico e della visione strategica di diversi attori istituzionali e professionali. Il direttore generale del Policlinico, il rettore dell’ateneo, il direttore del Dipartimento di Chirurgia e il team di coordinamento della formazione infermieristica hanno contribuito in maniera decisiva all’acquisizione e all’implementazione del sistema robotico Da Vinci, un investimento cruciale per l’evoluzione della chirurgia toracica. Il supporto del personale medico e infermieristico, con la coordinazione di Diana Mancino nella formazione specialistica, è essenziale per garantire la qualità e la sicurezza delle procedure.L’obiettivo primario, come sottolinea il professor Fiorelli, rimane quello di offrire ai pazienti affetti da patologie toraciche le terapie più avanzate e innovative, promuovendo una standardizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici e riducendo la necessità di ricorrere a cure al di fuori della regione, con evidenti benefici per il sistema sanitario e per i pazienti stessi. Il futuro si proietta verso una sempre maggiore integrazione della robotica nel panorama della chirurgia toracica, con l’obiettivo di ottimizzare i risultati clinici e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Chirurgia robotica a Napoli: 100 interventi e un traguardo storico.
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