Un’emergenza silenziosa, ma tangibile, si manifesta nel sistema di soccorso sanitario del Molise. Un documento ufficiale dell’Azienda Sanitaria Regionale (ASRem) rivela una situazione critica: ben 59 posizioni a tempo indeterminato per medici responsabili del servizio di emergenza sanitaria territoriale 118 risultano attualmente vacanti, un vuoto che compromette la capacità di risposta in tutta la regione.Questa carenza strutturale non è un fenomeno isolato, bensì una conseguenza di riorganizzazioni interne e di un’evidente difficoltà nel trattenere e attrarre personale medico specializzato in un settore cruciale come l’urgenza-emergenza. Il servizio 118, pilastro fondamentale per la tutela della salute pubblica, si trova ad operare con risorse drasticamente ridotte, esponendo la popolazione a potenziali rischi.La distribuzione delle posizioni vacanti evidenzia una disomogeneità geografica che amplifica le difficoltà. Le sedi operative dislocate in diverse aree del Molise, dalle valli interne alle zone costiere, lamentano un deficit di personale. Si tratta di 16 postazioni strategiche, tra cui Agnone (4 posizioni vacanti), Cerro al Volturno (6), Venafro (4), Frosolone (6), Isernia (2), le due sedi di Campobasso (Toscana e Montegrappa, con 4 posti ciascuna), Riccia (1), Trivento (2), Sant’Elia a Pianisi (6), Termoli (1), Larino (2), Castelmauro (6), Montenero di Bisaccia (6), Santa Croce di Magliano (3) e Bojano (2).La carenza non si limita alla mera assenza di figure mediche, ma incide sulla continuità operativa del servizio, sull’efficienza degli interventi e sulla sicurezza dei soccorritori stessi, costretti a sopperire con turni gravosi e risorse limitate. Questo scenario solleva interrogativi urgenti sulle politiche di reclutamento, sulla valorizzazione del lavoro medico e sulle condizioni di lavoro offerte dal sistema sanitario regionale.L’ASRem ha formalmente segnalato la situazione alla Regione Molise, predisponendo la pubblicazione, tramite il Bollettino Ufficiale Regionale (BURm), di un avviso volto a sollecitare l’indizione di bandi di concorso per la copertura delle posizioni vacanti. Tuttavia, l’efficacia di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di attrarre candidati qualificati, un obiettivo che richiederà un impegno concreto per migliorare le condizioni di lavoro, offrire opportunità di crescita professionale e garantire una retribuzione adeguata, elementi spesso determinanti nella scelta di un luogo di lavoro per i professionisti sanitari. La sfida è complessa e richiede un’azione coordinata tra Regione e ASRem per assicurare la tenuta del servizio di emergenza sanitaria e la tutela della salute dei cittadini molisani.