Un’emergenza alpinistica si sta sviluppando sulle pareti della Cima Piccola della Scala, nel cuore del Gruppo di Rio Bianco, parte delle maestose Alpi Giulie. Un team specializzato di soccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) Friuli Venezia Giulia è stato mobilitato per raggiungere una cordata composta da un uomo e una donna, rimasta in difficoltà lungo la via “Piemontese Ive”, una linea di arrampicata impegnativa, classificata con una difficoltà tecnica di IV grado superiore.La situazione si è generata durante la fase di discesa in corda doppia, un’operazione apparentemente routinaria che, in questo caso, si è trasformata in un intricato problema logistico. L’incaglio delle corde, un evento purtroppo non infrequente in ambienti rocciosi, ha bloccato i due alpinisti in una posizione precaria, sospesi tra la parete e il vuoto. Nonostante la loro condizione fisica sia definita buona e priva di problematiche sanitarie immediate, l’impossibilità di procedere in autonomia solleva serie preoccupazioni.L’allarme, lanciato intorno alle ore 21:30 tramite una chiamata al Numero Unico di Emergenza 112, ha immediatamente attivato il meccanismo di risposta del Soccorso Alpino, con il coordinamento della Guardia di Finanza e la Sores (Stazione Operativa Regionale Soccorso), dimostrando la collaborazione strutturata tra le diverse componenti del sistema di emergenza regionale.La squadra di soccorso, consapevole della complessità dell’intervento, sta procedendo a ritmi prudenti, stimati in circa due ore di marcia, per raggiungere il Bivacco Gorizia. Questo punto strategico rappresenterà la base avanzata da cui i soccorritori valuteranno la possibilità di intraprendere una scalata notturna, affrontando l’oscurità e le potenziali difficoltà del terreno. In alternativa, si assumerà l’attesa dell’alba, subordinata all’evoluzione delle condizioni meteorologiche.La finestra temporale è critica. Le previsioni indicano l’arrivo di temporali durante la notte e un quadro meteorologico avverso per l’intera giornata successiva. Questo rende l’operazione particolarmente delicata, poiché il maltempo potrebbe compromettere sia la sicurezza dei soccorritori che le possibilità di recupero della cordata. Il mantenimento di un contatto radio costante con gli alpinisti bloccati è prioritario, ma se l’impossibilità di raggiungerli in sicurezza durante la notte dovesse concretizzarsi, il recupero tramite elicottero sarà preso in considerazione, sempre e solo in condizioni meteorologiche favorevoli. La valutazione del rischio e l’adozione di decisioni ponderate, in continua interazione con l’evoluzione della situazione, rappresentano la chiave per un esito positivo di questa delicata emergenza alpinistica. La precisione delle manovre e la competenza del team di soccorso saranno determinanti per riportare in salvo la cordata.
Emergenza Alpina: Alpinisti Bloccati sulla Cima Piccola della Scala
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