Il weekend di gara si è aperto con segnali incoraggianti, nonostante una qualifica che ha lasciato qualche rammarico. L’obiettivo primario, quello di massimizzare il potenziale della monoposto, non è stato pienamente raggiunto nella sessione di Q3, generando una punta di frustrazione comprensibile. Tuttavia, l’andamento complessivo del venerdì ha evidenziato un progresso significativo in termini di costanza e affinamento della vettura.Le parole di Fred Vasseur, team principal della Ferrari, a Sky Sport, riflettono una lettura lucida e pragmatica della situazione. “Abbiamo ottenuto un buon avvio, ma c’è l’amarezza per non aver completato un giro perfetto in Q3. Siamo migliorati, la vettura mostra una maggiore affidabilità, ma i piloti hanno pagato, in questo specifico momento, un prezzo elevato commettendo errori che hanno impedito di esprimere appieno il potenziale della monoposto.”Il team riconosce una dinamica chiara: la vettura si dimostra più performante nelle gare lunghe rispetto alle prove di qualifica. Questo suggerisce un punto di forza legato alla gestione degli pneumatici e alla capacità di estendere la performance nel corso delle tornate. Vasseur sottolinea come Lewis Hamilton fosse stato a un decimo di secondo dalla vetta fino all’ultima curva, evidenziando la sottigliezza dei margini che separano le squadre in Formula 1.”Abbiamo fatto un passo avanti in termini di prestazioni,” continua il team principal, “ora dobbiamo perfezionare l’ultimo settore, l’ultima frazione di giro che fa la differenza. Non si tratta di una problematica strutturale, ma di un’incapacità, momentanea, di mettere insieme tutti gli elementi in un singolo giro decisivo.” Questa analisi suggerisce un focus sul miglioramento della precisione e della gestione della vettura durante i giri di qualifica, piuttosto che su modifiche radicali al progetto.La responsabilità di questo mancato rendimento viene riconosciuta nei confronti dei piloti, con un invito a lavorare sull’esecuzione dei giri perfetti. Questo non implica una critica diretta, ma un incoraggiamento alla concentrazione e alla ricerca della perfezione.”Abbiamo fatto un passo avanti e questo è importante per domani,” prosegue Vasseur, con un ottimismo cauto. “In Formula 1 può succedere di tutto.” Questa affermazione sottolinea la natura imprevedibile delle gare, dove fattori come la strategia, le condizioni meteorologiche e gli eventi in pista possono ribaltare completamente le gerarchie. La Ferrari, consapevole del proprio potenziale e desiderosa di recuperare terreno, si prepara ad affrontare la gara con determinazione e ambizione, fiduciosa di poter sfruttare al meglio ogni opportunità per conquistare punti importanti. L’attenzione ora è rivolta alla gara, dove la costanza, la strategia e la capacità di reagire agli imprevisti saranno determinanti per il risultato finale.
Ferrari, qualifiche agrodolci: Vasseur guarda avanti al Gara
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