“Tutte le mie cose belle sono rifatte” non è solo il titolo dell’ultima opera di Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, ma una dichiarazione d’intenti, un’affermazione di resilienza che permea l’intera graphic novel pubblicata da Feltrinelli Comics. L’appuntamento di presentazione, in programma a Pesaro, presso il cinema Astra, in concomitanza con l’imminente Marche Pride del 21 giugno, si configura come un momento di riflessione profonda e di condivisione emotiva, ben oltre la semplice presentazione di un libro.Il talk, moderato dal presidente di Arcigay Agorà Pesaro-Urbino, Luca Persini, intende esplorare le tematiche cruciali affrontate da Fumettibrutti, tematiche che spaziano dalla lotta contro ogni forma di omofobia, lesbofobia, bifobia e transfobia, fino alla prevenzione del bullismo e all’accompagnamento verso l’accettazione di sé e l’elaborazione della disforia di genere. Si tratta di un percorso complesso e spesso doloroso, che l’autrice ha deciso di affrontare con coraggio e onestà, attraverso un linguaggio diretto e visivamente impattante.L’assessora Camilla Murgia, con la sua introduzione, saluta un evento che va a consolidare l’impegno di Pesaro, città che ha saputo distinguersi come Capitale Italiana della Cultura, accogliendo ora il Marche Pride, simbolo di inclusione e di diritti civili. L’illustratrice Sabrina Gennari, nel suo ruolo di interlocutrice, promette di sondare il processo creativo di Fumettibrutti, scavando nel dettaglio tecnico-artistico che contraddistingue la sua narrazione visiva. L’obiettivo è quello di comprendere come l’autrice utilizzi il linguaggio del fumetto per esprimere le angosce, le speranze, i dubbi e le difficoltà relazionali di una generazione che si interroga sul proprio posto nel mondo.Fumettibrutti, con la sua testimonianza, sottolinea l’importanza della presenza fisica, della condivisione di esperienze e della narrazione personale come strumenti fondamentali per promuovere la consapevolezza e combattere i pregiudizi. La sua opera non è solo una storia individuale, ma un grido collettivo che invita all’empatia e all’accettazione.L’assessora Murgia, a sua volta, evidenzia come l’opera di Fumettibrutti abbia il potere di suscitare emozioni intense, di generare dialogo e di offrire a molti un senso di appartenenza e di riconoscimento. Il linguaggio crudo e diretto dell’artista, il suo stile visivo audace e spiazzante, diventano così un veicolo per esplorare le sfaccettature più intime e vulnerabili dell’animo umano, offrendo uno specchio in cui riflettere e, forse, trovare la forza di ricominciare, di “rifare” le proprie “cose belle”. L’evento si preannuncia quindi non solo una presentazione letteraria, ma un’esperienza partecipata e stimolante per l’intera comunità.
Fumettibrutti: Resilienza, Orgoglio e Rifare le Proprie Cose Belle
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