Il Portarolo, opera di Giacomo Ceruti custodita al Museo Civico di Modena, esposta in transito al Castello del Buonconsiglio di Trento fino al 14 settembre, rappresenta un capolavoro che restituisce la dignità intatta di un giovane con volto aperto al sorriso e abiti logori. Quest’opera dialoga con naturalezza con i dipinti del pittore Giacomo Francesco Cipper detto il Tedesco (1664-1736), artista a lungo trascurato ma fondamentale nella pittura di realtà tra Seicento e Settecento.Cipper, nato a Feldkirch e attivo in Italia, fu un osservatore attento del mondo che lo circondava. I suoi dipinti catturano mercati brulicanti, musicisti ambulanti, risse di strada e contadini, rappresentando con occhio partecipe e spirito narrativo l’umanità varia ed autentica della sua epoca.Il Pitocchetto di Ceruti, considerato un osservatore dei pitocchi e degli ultimi nella scala sociale, dialoga armoniosamente con i dipinti di Cipper. Il Portarolo raffigura un ragazzo umile e sorridente nei suoi abiti consunti, non essendo soltanto uno studio di genere ma una dichiarazione poetica. Ceruti guarda i suoi soggetti con compassione e rispetto, offrendo allo spettatore uno sguardo privo di giudizio ma colmo di umanità.Il prestito del dipinto modenese arricchisce un percorso espositivo internazionale che comprende opere da istituzioni come il Prado di Madrid, la Reggia di Caserta e la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, offrendo una ricca gamma di aspetti della cosiddetta pittura di realtà.
Il Portarolo e i pittori del Settecento tra umanità e dignità intatta
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