La fusione tra Tim e Poste Mobile è il primo passo significativo del piano di espansione strategica delle telecomunicazioni lanciato dal gruppo guidato da Matteo Del Fante. Il presidente di Tim, Pietro Labriola, ha annunciato che la migrazione del marchio postale dalle reti Vodafone a quelle di Tim sarà completata entro il primo trimestre del 2026. Questo accordo inedito potrebbe portare a nuove sinergie tra i due colossi dell’industria delle telecomunicazioni italiane, aprendo la strada a partnership strategiche su diversi fronti.La collaborazione tra Tim e Poste Mobile si estenderà probabilmente anche al settore dei pagamenti, che potrebbe beneficiare della maggiore stabilità ed efficacia di entrambi i gruppi. Inoltre, entro le prossime fasi è probabile l’integrazione in ambito energetico e mediatico, con lo sviluppo insieme anche nel campo dei contenuti digitali e dell’Internet of Things (IoT). La più significativa novità potrebbe essere la nascita di una partnership strategica tra Poste Mobile e Tim Enterprise per un uso efficiente delle tecnologie d’avanguardia. Tale accordo rappresenterebbe un punto di svolta fondamentale per il comparto ICT in Italia, mettendo al centro le innovazioni tecnologiche dei due principali soggetti coinvolti.Per completare l’operazione e diventare azionista della società è previsto che Poste acquisti la quota di Vivendi. La proprietà del gruppo postale salirà così all’80,8% delle azioni ordinarie ed al 67,2% di tutti gli azionari per un investimento valutato circa a 1,5 miliardi.La strategia intrapresa è definita come uno degli investimenti più significativi in Italia e porterà senza dubbio ad una maggiore omogeneità del governo della società.