Il corteo del Liguria Pride ha incrociato le arterie cittadine di Genova nel tardo pomeriggio, un fiume colorato che ha preso il via da via San Benedetto, non lontano dal cuore storico di Palazzo del Principe. La presenza istituzionale, incarnata dalla sindaca Silvia Salis e da membri della giunta comunale, ha sottolineato un impegno tangibile verso la comunità LGBTQIA+. La manifestazione, un evento di forte significato sociale e politico, si è sviluppata lungo un percorso di circa quattro chilometri, trasformando in un palcoscenico vivace le principali vie cittadine: via Balbi, con la sua architettura solenne, la vivace piazza della Nunziata, la strategica piazza Portello, la suggestiva piazza Corvetto, via Serra, via Fiume e infine, l’arrivo previsto per le 19.30 in piazza De Ferrari, cuore pulsante della città.Per facilitare la partecipazione e rendere l’evento accessibile a un pubblico più ampio, l’organizzazione ha predisposto due percorsi alternativi, più brevi e agevoli. Il primo, partendo da piazza Portello, ha snodato lungo via Fontane Marose e via XXV Aprile, mentre il secondo, da piazza Corvetto, ha seguito via XII Ottobre, entrambi riconvergendo in via XX Settembre per unirsi al corteo principale.La sindaca Salis, in un intervento pubblico durante l’evento, ha enfatizzato la centralità dei diritti civili e dell’inclusione all’interno dell’agenda politica del Comune. Ha richiamato la recente sentenza della Corte Costituzionale come un punto di svolta, sottolineando l’importanza di un’amministrazione comunale proattiva e attenta alle esigenze della comunità LGBTQIA+. “È nostro dovere – ha affermato – essere al presente e al futuro, promuovendo la laicità delle istituzioni e difendendo i diritti di ogni cittadino.”Salis ha inoltre annunciato l’imminente apertura di un ufficio comunale dedicato alla promozione dei diritti e alla sensibilizzazione, un segnale concreto dell’impegno dell’amministrazione. L’iniziativa risponde a una chiara espressione di volontà popolare e mira a creare un ambiente di rispetto e inclusione all’interno della città e degli uffici comunali. Riferendosi a iniziative già implementate a livello nazionale, ha annunciato l’intenzione di introdurre, seguendo l’esempio di Roma, il riconoscimento giuridico dei figli nati da coppie di madri, un passo significativo verso l’estensione dei diritti familiari. Infine, ha confermato la disponibilità del Comune a concedere il patrocinio a eventi simili, dimostrando un impegno continuo verso la celebrazione della diversità e l’affermazione dei diritti civili. L’evento rappresenta, quindi, non solo una celebrazione della comunità LGBTQIA+, ma anche un’occasione per riflettere sul percorso di progresso sociale e sulla necessità di un impegno costante per la costruzione di una società più giusta ed equa.
Liguria Pride a Genova: un fiume colorato per i diritti LGBTQIA+
Pubblicato il
