Ventitrè anni di voci, musica e pensiero che si intrecciano: Marina Cafè Noir, il più longevo festival letterario sardo, si rinnova dal 20 al 22 giugno, illuminando la terrazza panoramica del Bastione di Saint-Remy a Cagliari. Più di un semplice evento culturale, Marina Cafè Noir è un ecosistema di idee, un laboratorio di dialogo che declina la letteratura come esperienza performativa, come punto di partenza per decifrare il complesso mosaico del reale.Quest’anno, il festival si articola attorno al tema “Mappe dei tempi nuovi”, un invito a orientarsi in un’epoca di rapidi mutamenti geopolitici, sociali e tecnologici. La ricca programmazione accoglie figure di spicco della letteratura contemporanea, del cinema e della musica: Guillermo Arriaga, Nathan Thrall, Viola Ardone, Giancarlo De Cataldo, Francesca Mannocchi, Paolo Angeli, Antonello Salis, solo per citarne alcuni. Questi autori, attraverso le loro opere e i loro interventi, offriranno prospettive inedite su temi cruciali che spaziano dall’impegno civile alla riflessione antropologica, dalla crisi ambientale alle dinamiche del potere.La genesi del festival affonda le radici in un’iniziativa dal basso, nata dall’entusiasmo e dalla determinazione di un gruppo di amici, guidati da Francesco Scanu, Donatella Mendolia e Giacomo Casti. Un percorso pionieristico, caratterizzato da un’autofinanziamento iniziale e da una fervente volontà di trasformare un quartiere, Marina, in un luogo di incontro e di integrazione. L’obiettivo era creare un ponte tra le diverse comunità che abitano il rione dietro il porto, un dedalo di vicoli colorati e animati da una vibrante multietnicità. Da quel nucleo originario, si è sviluppata una realtà riconosciuta a livello nazionale, un progetto culturale che ha saputo coinvolgere studenti, artisti, musicisti, scrittori e intellettuali di ogni età, in un’esperienza di crescita e di scambio reciproco.L’evoluzione del festival ha comportato un ampliamento della sua portata, passando da una dimensione locale a un riconoscimento nazionale e internazionale. Marina Cafè Noir si configura oggi come uno spazio di riflessione su temi complessi, capaci di interrogare il quotidiano, smascherare le contraddizioni del nostro tempo e proiettare lo sguardo verso possibili utopie. La scelta di location suggestive, come il Giardino sotto le mura e, infine, la terrazza del Bastione, testimonia la volontà di creare un’esperienza immersiva, capace di coinvolgere il pubblico in un dialogo aperto e stimolante.Un omaggio particolare è dedicato alla memoria di Michela Murgia, figura imprescindibile del panorama letterario italiano, scomparsa nel 2023. Il suo contributo al festival, con le sue presentazioni di libri trasformate in performance culturali appassionanti e arricchite da riflessioni acute e ironia pungente, lascia un’eredità preziosa. La ricca galleria degli ospiti che hanno calcato il palco del Mcn, testimonia l’importanza del festival come vetrina per voci nuove e affermate: da un giovanissimo Roberto Saviano a Zerocalcare, Erri De Luca, Nicola Lagioia, Helena Janeczek, Loredana Lipperini, Gianmaria Testa, Roy Paci, Paolo Fresu. Marina Cafè Noir, tuttavia, non dimentica le sue origini, rimanendo fedele alla sua identità di progetto di quartiere, divenuto progetto di città. È un laboratorio di integrazione sociale e inclusione, una festa popolare e gratuita dei saperi condivisi, un luogo dove le voci si alzano per costruire ponti e immaginare un futuro comune.
Marina Cafè Noir: 23 anni di letteratura e idee dalla Sardegna.
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