Un’emergenza sanitaria di gravità inattesa ha colpito il complesso di alloggi popolari in via Rizzoli 77-87 a Milano, con sei casi confermati di infezione da *Legionella*. La tragedia, che include un decesso e quattro persone attualmente in terapia intensiva, ha scatenato un’azione congiunta e tempestiva da parte dell’Agenzia di Tutela della Salute Città Metropolitana di Milano (Ats), MM (Metropolitan City), società responsabile della gestione degli immobili comunali, e del Comune di Milano.L’evento sottolinea la vulnerabilità delle infrastrutture idriche, in particolare in contesti abitativi densi e complessi come le case popolari, dove la presenza di adduzioni idriche orizzontali e verticali, ramificazioni intricate e aree morte può favorire la proliferazione del batterio *Legionella pneumophila*. Questo microbo, ubiquitario negli ambienti acquatici, si riproduce in acque a temperature comprese tra 25°C e 45°C, condizioni che possono facilmente verificarsi in sistemi di distribuzione dell’acqua calda e negli impianti di condizionamento.MM ha immediatamente adottato misure precauzionali essenziali, sospendendo la fornitura di acqua calda per interrompere la potenziale fonte di contaminazione e ordinando prelievi d’acqua a tappeto per l’analisi, con l’obiettivo di identificare con certezza il punto di origine del focolaio. L’intervento di disinfezione dell’impianto idrico, eseguito ieri pomeriggio, rappresenta un tentativo di mitigazione immediata, sebbene non sufficiente a risolvere completamente il problema.Le indagini in corso da parte dell’Ats si concentrano sull’identificazione delle condizioni che hanno permesso la proliferazione del batterio, valutando parametri quali la temperatura dell’acqua, il livello di disinfezione, la qualità dei materiali utilizzati negli impianti e la presenza di ristagni idrici. È probabile che l’indagine approfondisca la storia manutentiva dell’impianto idrico, verificando la regolarità delle pulizie, delle analisi microbiologiche e delle operazioni di controllo della corrosione e della formazione di biofilm.La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla prevenzione e sulla gestione del rischio *Legionella* in ambito residenziale, evidenziando la necessità di implementare protocolli di controllo più rigorosi e di sensibilizzare i gestori di impianti idrici sull’importanza di monitorare costantemente la qualità dell’acqua. La tragedia di via Rizzoli rappresenta un campanello d’allarme per l’intera rete di alloggi popolari della città, richiamando l’attenzione sulla necessità di investimenti mirati alla modernizzazione delle infrastrutture e alla formazione del personale addetto alla manutenzione, al fine di tutelare la salute pubblica e prevenire il ripetersi di simili eventi. La trasparenza e la comunicazione efficace con la cittadinanza, soprattutto in momenti di emergenza, si rivelano elementi fondamentali per ristabilire la fiducia e garantire la sicurezza dei residenti.
Milano, focolaio di *Legionella*: un morto e 4 in terapia intensiva.
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