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Minacce a Schifani: la Regione Siciliana sotto pressione per i termovalorizzatori

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22 maggio 2025 – 11:11

La Regione Siciliana è stata nuovamente scelta come bersaglio per minacce di morte, questa volta rivolte dirette al presidente Renato Schifani. La lettera con le minacce è stata rinvenuta dalla scorta del governatore nella sua abitazione a Palermo.Secondo quanto riportato, la missiva fa riferimento alla decisione della Giunta di realizzare due termovalorizzatori sull’isola per affrontare il problema dei rifiuti. Si tratta di un argomento molto controverso e sensibile, che potrebbe essere stato utilizzato dai responsabili del crimine come pretesto per esprimere la loro opposizione alle decisioni della Giunta.Questo non è l’unico episodio di minacce e intimidazioni rivolte al presidente della Regione. Poche settimane fa, un’utenza di Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione Siciliana, ha ricevuto una telefonata con voce camuffata contenente minacce che fanno riferimento all’approvazione della legge anti-crack. Sembra che i responsabili di questi crimini stiano utilizzando ogni mezzo per intimidire le autorità locali e influenzare le loro decisioni.La procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, sta indagando su entrambi gli episodi e cerca di identificare i responsabili dei crimini. Non è ancora possibile fornire ulteriori informazioni sulla vicenda, ma sembra che la situazione stia diventando sempre più complessa.La Regione Siciliana è un territorio con una forte presenza della mafia, e alcuni esperti hanno già iniziato a parlare di possibili connessioni tra questi episodi e le attività mafiose. La procura sta lavorando per accertare la verità e portare i responsabili alla giustizia, ma è chiaro che il problema dei rifiuti e delle minacce a chi governa l’isola non sarà facilmente risolto.In attesa di ulteriori sviluppi sulla vicenda, si spera che la situazione possa essere calmata e che i responsabili dei crimini siano identificati e fermati. La Regione Siciliana merita una gestione sicura e tranquilla, senza minacce e intimidazioni da parte di chi cerca di ostacolarne il funzionamento.

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