L’esecutivo italiano sta implementando un complesso dispositivo di assistenza e coordinamento per facilitare la mobilità dei cittadini italiani residenti in Iran e in Israele, in un contesto internazionale segnato da una crescente tensione geopolitica. La strategia, delineata dal Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, si discosta da un’evacuazione di massa, configurandosi piuttosto come un supporto logistico e organizzativo a disposizione di chi desidera lasciare volontariamente i due paesi.Il piano prevede l’attivazione di voli charter a pagamento, una scelta motivata dalla necessità di garantire una risposta tempestiva ed efficace, evitando le complessità e i rischi connessi all’utilizzo dei canali di trasporto regolari, attualmente gravati da forti limitazioni e incertezze. La decisione di rendere i voli a pagamento riflette una valutazione pragmatica delle risorse disponibili e della necessità di ottimizzare l’impiego dei fondi pubblici, privilegiando un approccio flessibile e personalizzato.Secondo le stime ufficiali, la presenza di italiani in Israele si aggira intorno ai ventimila, mentre in Iran il numero si è ridotto da una stima precedente di quattrocento cinquanta a circa quattrocento. Tale riduzione potrebbe essere attribuibile a una combinazione di fattori, tra cui la crescente preoccupazione per la sicurezza, le restrizioni sui viaggi e le iniziative di rientro già in atto.La situazione internazionale, caratterizzata dal conflitto israelo-palestinese e dalla sua potenziale escalation, impone una costante attenzione e un monitoraggio continuo. Tajani ha sottolineato la prudenza e la mancanza di notizie immediate riguardanti il coinvolgimento di basi militari statunitensi in Italia, pur riconoscendo la necessità di rimanere vigili e pronti ad affrontare eventuali sviluppi.Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per l’impegno profuso nel garantire la sicurezza dei cittadini italiani e della ambasciata israeliana a Roma, pur nella sua attuale condizione di chiusura. Le forze dell’ordine – polizia, carabinieri e guardia di finanza – unitamente ai servizi di intelligence, stanno collaborando attivamente in un’attività preventiva mirata a scongiurare potenziali minacce.Il personale diplomatico e non diplomatico, impegnato in condizioni operative particolarmente delicate a Tel Aviv e a Teheran, merita un plauso sentito per la dedizione e il coraggio dimostrati. La salvaguardia delle ambasciate, punti di riferimento essenziali per la comunità italiana all’estero, rimane una priorità assoluta.L’impegno del governo italiano è volto a fornire un supporto continuativo e a tutelare la sicurezza dei propri cittadini, in un momento storico di straordinaria complessità e incertezza. La diplomazia preventiva, la collaborazione internazionale e la capacità di adattamento si rivelano strumenti cruciali per affrontare le sfide poste da un contesto geopolitico in rapida evoluzione.
Mobilità Italia-Iran/Israele: Supporto Logistico, Non Evacuazione.
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