Il caso Chiara Poggi, un’ombra che si protrae da quasi vent’anni, riemerge con una nuova, delicata fase investigativa. Andrea Sempio, il 37enne che aveva condiviso un passato sentimentale con la giovane vittima, si trova nuovamente al centro dell’attenzione, non per una presunta colpevolezza, ma per il profondo turbamento che questa rinnovata indagine sta causando alla sua famiglia. La preoccupazione per i genitori, più che per la propria posizione giuridica, sembra animare le sue parole e le sue azioni, un segnale del carico emotivo che l’intera vicenda continua a rappresentare.La Procura di Pavia, guidata da un’instancabile ricerca della verità, ha aperto una nuova inchiesta, alimentata da elementi che meritano un’analisi approfondita e un riesame delle prove precedentemente raccolte. La condanna di Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara, non ha placato del tutto i dubbi e le domande che ancora aleggiano attorno alla tragica scomparsa avvenuta il 13 agosto 2007. Questa nuova indagine, caratterizzata da un approccio scientifico all’avanguardia, mira a colmare eventuali lacune e a fornire certezze definitive.La delicata operazione, che si concretizzerà con il prelievo di reperti nella villetta di Garlasco, residenza dei genitori di Chiara e luogo simbolo della vicenda, rappresenta un atto preliminare ad accertamenti irripetibili. Giovedì 12 giugno, una squadra di esperti, coordinata dal giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli, si occuperà di raccogliere campioni da analizzare in laboratori specializzati. Tra gli specialisti coinvolti spiccano Denise Albani, genetista borsista presso l’Università Tor Vergata di Roma, e Domenico Marchigiani, rinomato perito dattiloscopico. La loro competenza sarà fondamentale per esaminare i reperti alla luce delle più recenti tecniche scientifiche, potenzialmente in grado di svelare dettagli sfuggiti in precedenza.L’operazione non si limiterà alla villa, ma comprenderà anche la visita alla caserma dei Carabinieri di via Moscova e all’istituto di medicina legale di Pavia, ampliando la ricerca di elementi utili all’indagine. La presenza di consulenti delle parti coinvolte sottolinea l’importanza di garantire la trasparenza e l’imparzialità del procedimento. Il 17 giugno si aprirà una nuova fase, cruciale per la ricostruzione degli eventi e per offrire risposte definitive alla famiglia Poggi e all’opinione pubblica. La vicenda, intrinsecamente legata al dolore e alla ricerca della verità, continua a rappresentare una sfida complessa per la giustizia italiana.
Nuova indagine su Chiara Poggi: Sempio al centro, verità ancora in cerca.
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