La Biennale di Architettura è stata inaugurata con un evento che ha rivoluzionato l’idea stessa di creatività: Oxyville, l’installazione musicale immersiva di Jean-Michel Jarre. L’artista francese ha infatti realizzato un’esperienza spaziale unica, dove il suono e la tecnologia vengono utilizzati per costruire mentalmente una città ideale.Con Oxyville, l’autore si è posto l’obiettivo di esplorare il legame tra arte, architettura e musica. Il progetto, presentato nel corso della mostra intitolata “Naturale. Artificiale. Collettiva.”, curata da Carlo Ratti, offre agli spettatori un’esperienza immersiva che li porta a chiudere gli occhi e a immaginare una città perfetta.L’Oxyville di Jarre è una creazione musicale elettronica concepita con suono spaziale a 360 gradi, che utilizza l’Intelligenza Artificiale per creare un ambiente virtuale dove ogni ascoltatore può immaginare la propria città ideale. Questa innovativa installazione è il risultato del coordinamento artistico di Maria Grazia Mattei e Meet Digital Culture Center.Secondo Jarre, il progetto Oxyville rappresenta l’evoluzione della sua visione di arte contemporanea, che si pone come ponte tra la musica, l’architettura e la tecnologia. La musica elettronica è stata sempre per lui un linguaggio universale in grado di connettere diverse discipline artistiche.Il concerto-evento da tenersi a Piazza San Marco il 3 luglio prossimo costituisce il culmine dell’esperienza musicale immersiva di Jarre, che intende reinterpretare la città di Venezia attraverso l’utilizzo della tecnologia contemporanea. Un omaggio ai pionieri dell’architettura e alle opere d’arte che hanno contribuito alla nascita del suo stile unico.Per Jean-Michel Jarre, l’Oxyville non è solo un concetto artistico ma anche un modo per far comprendere la ricchezza delle relazioni tra arte, architettura e tecnologia. L’artista francese auspica che questa esperienza possa contribuire alla rinascita di Venezia come capitale dell’invenzione artistica.Oxyville rappresenta dunque il più grande salto nella storia della musica immersiva: un nuovo modo di pensare la città, concreta e virtuale allo stesso tempo. L’artista spera che gli spettatori siano capaci di entrare nella dimensione del progetto Oxyville, immergendosi nel suono e lasciandosi trasportare dalla sua immaginazione.La musica è un linguaggio universale in grado di superare le barriere culturali e storiche. Jarre intende quindi far scoprire a tutti che la tecnologia può essere usata per rendere omaggio ai luoghi incantevoli della storia, come Venezia. Oxyville rappresenta il risultato di una sinergia tra arte, architettura, musica e tecnologia che non dovrebbe mai finire.Il concerto-evento si svolgerà il 3 luglio prossimo a Piazza San Marco, luogo simbolico per eccellenza della storia veneziana. La Biennale di Architettura ha così dimostrato la sua capacità di reinventare l’esperienza artistica, creando un evento unico che combina arte e tecnologia in modo innovativo.Oxyville rappresenta dunque una svolta nella storia della musica immersiva e non deve mai essere dimenticata. In essa possiamo trovare la chiave per comprendere come l’arte possa risvegliare il senso di meraviglia nel pubblico, coniugando l’eccellenza artistica con l’invenzione tecnologica.
Oxyville: L’installazione immersiva di Jean-Michel Jarre rivoluziona la creatività alla Biennale di Architettura.
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